Le regole del gioco

Ripiegato su se stesso, da troppi anni incapace di assecondare le spinte propulsive provenienti dalla base, impaurito dalle sfide, incapace di confrontarsi, troppe volte auto-referenziale, aggrappato in molti casi a posizioni di rendita,  il movimento – almeno una parte – sta vivendo con imbarazzo e stupore la sfida lanciata a Francesco Purromuto e al gruppo dirigente che da un ventennio abbondante lo governa. Quella che nella normalità dei casi è la Regola, ovvero la possibilità di competere per la leadership della Federazione, nel nostro mondo è quasi un’Eccezione, per qualcuno addirittura un peccato di “Lesa Maestà”! Eppure a contestare il modus operandi dell’attuale Governance sono, spesso, proprio coloro che oggi strombazzano ai quattro venti fedeltà eterna e massimo rispetto, insospettabili che non hanno mai avuto il coraggio di rappresentarLe realmente, concretamente, il pensiero della base ma che in gran segreto disapprovano metodi e metodologie. Tanto meglio, allora, che qualcuno come Pasquale Loria e il gruppo di dirigenti che lo accompagna ci metta la faccia. Che c’è di male! Anzi, a dirla tutta, dovrebbe essere proprio Purromuto ad accogliere con piacere la notizia che  la sua possibile ricandidatura alla guida della Federazione oggi sia contrastata da un gruppo che propone un programma ed un progetto alternativo al suo: se vincerà potrà governare con ancora maggiore fiducia e considerazione. Il motivo del contendere, in verità, è un altro e riguarda la decisione di cambiare oggi, in quello che per tutte le Federazioni è da considerare il semestre bianco, le regole del Gioco. Ecco questa è per davvero una brutta cosa, un pessimo esempio di fair play! La convocazione di un’assemblea straordinaria per il prossimo 20 giugno sembra, appunto, rispondere a questo disegno: ostacolare il tentativo che, in maniera assolutamente democratica, interpretando le esigenze di una parte del movimento, un gruppo di dirigenti – bravi o scarsi che siano, tanti o pochi che siano – stanno interpretando le spinte provenienti dall’interno. Perché, allora, cambiare oggi le Regole del Gioco? Quale impellenza accompagna questa decisione? Ovvio che maliziosamente tutti, affini e non, tendano a giustificare questa convocazione proprio in una chiave elettorale. E come dargli torto? A tal fine abbiamo provato ad interpellare, attraverso l’ufficio stampa della Federazione, il Presidente Francesco Purromuto per ascoltare il suo pensiero. Purromuto ha declinato l’invito ma il rifiuto non risolve il problema. Pro-memoria pubblichiamo le domande che avremmo voluto fargli se avrà modo e tempo per leggerle saranno ben gradite le sue risposte.  1) Perché si chiede all’Assemblea di cambiare l’acronimo FIGH in Fipalm? ; 2) Quale immagina possa essere l’effetto di questo cambio sull’attività?; 3) Perché Presidente ha deciso così repentinamente, convocando addirittura un’assemblea straordinaria, cosa la spinge?; 4) Giusto cambiare le regole del gioco anche in relazione ai meccanismo di voto praticamente alla vigilia delle Elezioni Federali?; 5) Dopo il ventennio trascorso alla guida della Federazione qual è il suo programma per il prossimo mandato per il quale si accinge a chiedere il voto?