L’Italia c’è: battuta la Macedonia 20-23

Monika Prunster
Monika Prunster

L’avevamo definita un “Mission Possible” e così è stato. Un’ottima Italia, ben messa in campo, tonica e pugnace, ha conquistato l’intera posta in palio a Skopje contro un avversario di rango ma in fase di rilancio dopo i buoni risultati conquistati in passato.

C’erano le condizione per sbancare l’impianto SRC Kalee così è stato con l’Italia sempre in partita, sempre presente a se stessa, concentrata e mai in balia degli avversari anche quando, soprattutto nella prima parte del confronto, sembrava che la Macedonia potesse prendere il largo.

Nella ripresa il cambio di marcia fatale alle giovani allenate da Risto Magdinchev complice anche un cambio tattico suggerito dalla tribuna dove era sistemato Marco Trespidi. Il passaggio di Ettaqi sulla linea dei terzini ha prodotto risultati apprezzabili dando il là ad una progressiva ma inesorabile rimonta.

Domenica si replica a Follonica. Come anticipato da HandballTime, considerato il valore delle avversarie, questa può essere davvero per l’Italia l’occasione giusta per tagliare il traguardo del passaggio al secondo Turno delle Qualificazioni per il Mondiale. (segue tra poco un articolato resoconto del match…).

Macedonia – Italia 20 – 23 (p.t. 14-11)
Macedonia:
Antic, Mecevska 2, Sazdovski 3, Grozdanoska, Shteriova 1, Gjorgjievska 2, Despodovska 3, Gjeorgjievska 5, Zafirova, Keramicieva, Nikolovska, Jovanovska, Ristovska 2, Livrinik, Ilkova 1, Mitrova 1. All. Magdincev
Italia: Trombetta, Gheorghe 6, Rotondo 1, Del Balzo, Di Lisciandro, Cappellaro 1, Auer, Prunster, Costa, Niederwieser 4, Cattaneo, Ettaqi 5, Napoletano 1, Fanton 5, Landri. All. Hrupec

Cronaca. La SRC Kalee Arena e’ semivuota, segnale che il pubblico di casa, ben abituato, non ripone grandi aspettative in questa selezione. Le Azzurre appaiono concentrate e sicuramenre l’ambiente circostante non fa tremare loro i polsi. Si parte. Italia in formazione tipo: Prunster tra i pali, Napoletano ed Ettaqi esterni, Niederwiser, Fanton e Gheorghe a fare gioco, Cappellaro pivot. Macedonia piu’ incisiva in partenza, Italia contratta. Le due Gjeorgjievska si appoggiano molto al pivot Macevska che impone il fisico. 3-1 per le padrone di casa. Impatto poco felice di Niederwiser sulla partita, Gheorghe e soprattutto Prunster tengono, ma dopo 7’10 Annika, per fermare una ripartenza avversaria, provoca rigore ed inferiorita’ numerica. 6-3 in un niente e time out per l’Italia (9’15). Al rientro ancora Macedonia (7-3), poi Niederwiser si scuote e da fuori comincia a martellare (7-4 ad 11’40). Dall’altra parte Despodovska non punge, Prunster ha preso da subito le misure e il tecnico macedone la sostituisce con Sazdovski. La mossa sembra funzionare, combinazione al volo dei due terzini e 8 a 4, poi contropiede e massimo vantaggio Macedonia (9-4 a meta’ tempo). L’Italia e’ lenta e perde troppe palle in attacco, errori tecnici anche banali, ma la Macedonia non ha l’istinto del killer. Fanton piazza due tiri da fuori per il 9 a 6, quando finalizza si sente, quando costruisce non incide. Ancora  Fanton per il 10 a 7, poi Prunster tiene in vita le Nostre neutralizzando un contropiede a botta sicura sull’11 a 7, Niederwiser da fuori prende sicurezza e l’Italia va al riposo sotto di sole 3 reti (14-11). L’impressione e che ci sia margine, nonostante gli errori ed il gioco chiuso dell’Italia, ali avulse ed a tratti anche distratte.

Secondo tempo. Parte subito forte la Macedonia, Sazdovski spara una mina imprendibile, ma probabilmente e’ uno degli ultimi acuti. Ettaqi, riportata sull’esterno da un cambio di passo, uno, due e  tre, Napoletano la imita, poi Gjeorghijevska cerca la reazione, ma ancora Ettaqi fissa il 17-15 al 10′ e poi il 18 pari a meta’ tempo, time out Macedonia, ma oramai e’ notte fonda. L’Italia va, finalmente. Anche Del Balzo, subentrata al pivot, contribuisce dando intensita’ alla difesa, si puo’ fare, nonostante qualche errore di troppo. Le Nostre vanno in vantaggio 18-21, rintuzzano il ritorno scomposto delle avversarie (ottima la Prunster per tutto il match) e nonostante un rigore che fa temere (20 a 21), l’incontro si chiude con una bella e meritata vittoria (20-23 con una bomba di Niederwiser ed il sigillo finale di Gheorghe).

Ora bisognera’ vincere a Follonica e chiudere in casa con le islandesi, per una qualificazione a portata di mano. Dare continuita’ al risultato, quello che e’ sempre mancato all’Italia, ora si puo’ e deve fare, vuoi vedere che un po’ di pressione fa bene ?

Commento finale. Buona nel complesso la prova, quando la difesa cresce di intensita’ (secondo tempo) la squadra ne beneficia e riesce a ripartire con continuita’, meglio Ettaqi terzino, da ritmo e meno prevedibilita’, una tra lei e Gheorghe deve sacrificarsi, non abbiamo l’ala da quella parte. Niederwiser e Fanton hanno acquisito sicurezza in fase realizzativa, meno efficaci in costruzione, sono troppo lente e prevedibili nell’impostare l’azione. Ci vorrebbe un centrale. Da migliorare l’apertura del gioco sugli esterni e le collaborazioni con il pivot. C’e’ da lavorare, ma come si dice: vincere aiuta a vincere.