Riceviamo da Settimio Massotti, allenatore della Nuova H.F. Teramo e pubblichiamo:
Premesso che non amo fare polemiche e spero che tutto finisca con i miei dovuti chiarimenti, la Sig.ra Albertini, visto che ritiene di essere una professionista, dovrebbe concentrarsi più nel dare il massimo per la sua nuova squadra che conta tanto su di lei… invece che mostrare tanto rancore per quello che fu..
Detto questo già le sue affermazioni costituiscono una contraddizione palese: come fa ad affermare che un allenatore non si fidava di lei e poi le avrebbe invece chiesto di rimanere e lo stesso tecnico avrebbe detto anche alla società di riconfermarla?
Al contrario di lei non amo rendere pubbliche le motivazioni per le quali io non l’avrei mai riconfermata nella mia squadra, (motivazioni che lei conosce bene) perché ognuno di noi ha un passato, una storia, che identificano l’uomo/donna come persona, come atleta, come allenatore.
Posso solo dire che l’anno scorso ho preso la squadra in corsa e già costituita, ed umilmente mi sono messo al lavoro per raggiungere l’obiettivo che la società mi aveva chiesto, accettando tutte le giocatrici a mia disposizione ed impegnandomi per ottenere il massimo da ognuna di loro, al servizio della squadra, e nel bene e nel male abbiamo raggiunto l’obiettivo.
Posso affermare che la società era già in accordo con me per un progetto pluriennale e che già da Gennaio avevamo lavorato per individuare le giocatrici che dovevano comporre la squadra. Sicuramente quelle attuali rispecchiano moltissimo le mie idee di gioco basato sulla velocità e sul ritmo, caratteristiche che richiedono un grosso sacrificio in allenamento e una grande professionalità dentro e fuori dal campo.
Per onestà affermo che le giocatrici che ho segnalato subito alla società, dopo il primo periodo di lavoro, sono state Palarie, Stettler, Belardinelli e Dovesi, scelte sia per il loro valore tecnico che umano. Le prime due fanno parte dell’attuale squadra, mentre le altre due, per scelte personali, purtroppo non ci sono.
La Sig.ra Albertini parla di concetto di squadra ad uno come me che basa tutto sulla squadra. Ho fatto parte della Nazionale più forte che il nostro paese abbia mai avuto e ne sono stato anche il capitano; sono stato guidato da un allenatore come Cervar che ha mostrato al mondo intero come una “Italietta” batteva le grandi solo perché era una grande squadra (altrimenti come sarebbe stato possibile?). E come buon allievo non posso che trasmettere ai miei atleti (come immagino facciano i vari Tarafino, Fonti, Fusina, Ricci, Cavicchiolo, Niederwieser, Flego, Prantner, Tedesco, Kobilica ecc…) questi concetti, questi valori e non potrei fare altrimenti.
Per finire, consiglio alla Sig.ra Albertini di informarsi anche sui concetti di leader positivo… e negativo…Ci sono diverse letterature a proposito.
Adesso auguro che i buoni propositi e la convinzione che dichiara di avere la Sig.ra Albertini siano di aiuto alla squadra di Conversano per la quale nutro una grande stima.
Ringraziando la redazione di Handballtime per la possibilità concessami di fornire i dovuti chiarimenti, ne approfitto per salutare tutti gli appassionati.
Settimio Massotti