Michele Viapiana: “La mia Calabria”

Da cosa nasce la tua candidatura?

“Nasce dal desiderio di voler cambiare la pallamano calabrese, dopo aver aiutato nel mio piccolo a cambiare quella Nazionale. Mi sono avvicinato a questo sport nel 1998, a Reggio Calabria, con la Morgana Handball del Prof. Neto. Da allora ho sempre avuto a che fare con lui, il prof. Caputo ed il Presidente Conforti”.

Reggio Calabria e la Calabria sono la sede di diverse squadre che rendono florida la pallamano calabrese.

“È vero abbiamo diverse società tutte Under 12 che ci permettono di avere il Comitato. Il problema è che ci sono molte “cose strane” ed anomali; a fronte di 15 società che fanno campionati under 12 da anni, a Reggio Calabria c’è una sola società che fa Under 14, mentre di tutte le altre società nessuna prosegue l’attività. … Un’altra anomalia è l’orario delle gare……”

 In che senso l’orario delle gare?

 “Nel senso che alcune gare sono state disputate alle 11 di mattina, quando i ragazzi in teoria dovrebbero essere sui banchi di scuola, ma magari esagero io ed i genitori hanno firmato il permesso per uscire prima per poter disputare le gare di campionato per la tanta passione verso questo sport, o le lezioni vengono sospese”.

Campionato: usando le tue parole, “anomalo” pensando ai gironi… perché?

“Beh, in tutta onestà? Non capisco! A rigore di logica non vedo un motivo per cui avendo 15 società a Reggio Calabria, si debbano fare 5 gironi, costringendo i ragazzini a giocare sempre contro le stesse squadre per arrivare al minimo numero di incontri (12, ndr.) e quindi annoiarsi. Soio Calabria, la più lontana forse a 10 km dal centro (Saline Ionica). Sarebbe stato più logico un campionato unico o al massimo a due gironi, in cui i ragazzi si confrontano con altri crescendo sia sotto il punto di vista tecnico che morale”.

Le tue proposte?

“Innanzitutto farò di tutto di comune accordo con Roma, affinché le categorie under 12 e 14 diventino promozionali. Vorrei incentivare, anche economicamente, dimezzando tasse gara ad esempio, chi lavora in ogni categoria con un tecnico (U12, 14, 16 E 18), abolizione di tutti questi gironi, creandone uno o due in funzione delle società che vi parteciperanno e per concludere un maggior controllo sui tesseramenti”.

Perché un maggior controllo solo sui tesseramenti?

“Essendo atleti minori, accetterò un tesseramento solo in presenza di documenti dei genitori, del ragazzo o ragazza e del certificato medico! Sono un fisioterapista, e so l’importanza che ha una visita medica per attività agonistica in queste categorie. Molti atleti spesso risultano senza visita medica, va tutto bene finché non succede nulla, ma quando succede…”

 E poi?

 “Non posso dirti tutto! Ma sarà un Comitato Regionale a costo zero!!!!”