Cinque anni fa aveva deciso di chiudere con la pallamano giocata, ma nella stagione agonistica appena conclusa c’è stato un ripensamento che lo ha portato a rivestire un ruolo di primaria importanza nel glorioso cammino della Modula Casalgrande. “In effetti non pensavo di tornare a calcare il parquet – sottolinea Andrea Ruozzi – Tuttavia, la squadra mi ha chiesto di riprovare con qualche allenamento: il nostro gruppo è contraddistinto da un entusiasmo e un’unità d’intenti davvero eccezionali, e così ho deciso di raccogliere l’invito. Poi, si sa come spesso vanno queste cose: col passare delle settimane e dei mesi ho ritrovato il gusto di fare pallamano, e così sono entrato in squadra a tutti gli effetti. All’inizio, prevedevo di avere un minutaggio piuttosto limitato: del resto la Modula può contare su una compagine ampia, e peraltro ricca di giovani promettenti. Considerando tutti questi aspetti, pensavo di giocare soltanto pochi minuti al massimo e neanche in tutte le partite: d’altro canto la squadra ha dovuto fare i conti con una buona quantità di infortuni e assenze, e così la mia presenza durante le partite è diventata molto più assidua di quanto pensassi”.
“Dal punto di vista fisico non è stato proprio semplice – rimarca Ruozzi – Io sono nato nel 1986, e quindi i 20 anni sono passati da un po’: in compenso credo di avere comunque retto il severo impatto con le varie sfide, e spero proprio di aver dato un buon contributo in primo luogo sul piano dell’esperienza. In ogni caso, vivere la stagione agonistica 2022/23 con questa Modula Casalgrande ha rappresentato un’esperienza davvero eccezionale: qualche difficoltà c’è stata soprattutto nella prima parte della stagione, ma non ho mai avuto dubbi sulle nostre reali ed elevate possibilità di successo. Alla fine abbiamo festeggiato un salto in serie A Bronze pienamente meritato: sia sul piano della personalità, sia considerando le qualità tecniche che la squadra ha evidenziato soprattutto da febbraio in avanti. Come sapete, nella seconda parte dell’annata siamo riusciti a piazzare un filotto di vittorie, e dopo ogni affermazione pubblicavo una foto sui sociali contando sempre un successo in più: l’autentico spirito di squadra che ci caratterizza è infatti il nostro successo maggiormente maiuscolo, e dunque l’ho conteggiato insieme ai risultati favorevoli ottenuti sul campo”.
“La lunga striscia vincente ha avuto inizio con l’altisonante acuto al pala Bursi di Rubiera, ma in quell’occasione non c’ero – prosegue il “senatore” biancorosso – Tra le sfide che mi hanno visto direttamente coinvolto, credo che le vittorie sul Marconi Jumpers Castelnovo Sotto abbiano rivestito un ruolo di basilare importanza nel concretizzare la nostra promozione: quella ottenuta in casa loro al Puntosport Spaggiari, e poi quella maturata al Bursi durante le finali regionali di maggio. Tutto ciò, beninteso, senza nulla togliere agli altri confronti: a cominciare dalle onorevoli sconfitte contro la fuoriserie Carpi e ovviamente dalla decisiva vittoria nello spareggio casalingo con il Cus Sassari. Il mio grazie va ai compagni di squadra, alla società Pallamano Spallanzani Casalgrande e allo sponsor Modula: tutti artefici, a vario titolo, di questo splendido percorso. Un irrinunciabile ringraziamento anche allo staff tecnico: Adolfo Martucci, Alberto Barbieri, Stefan Gherman, e l’allenatore Matteo Corradini hanno avuto un ruolo di grande rilievo non solo nel portarci in serie A Bronze, ma pure nel farmi riprendere confidenza con la pallamano giocata. Sono inoltre grato al pubblico che ci ha seguiti con attenzione, e alla mia famiglia per il costante supporto”.
Ora, Andrea Ruozzi non pensa affatto di fermarsi qui: “Ora che siamo in serie A Bronze, sarebbe sbagliato tirarsi nuovamente indietro – evidenzia il giocatore – Devo studiarmi la categoria che affronteremo: ci troveremo di fronte avversari nuovi, e probabilmente ancora più competitivi rispetto a quelli già ben attrezzati che abbiamo affrontato in B regionale. D’altro canto il compito non mi spaventa, specialmente con un gruppo come il nostro: ho quindi la ferma intenzione di proseguire a giocare almeno per un altro anno”.