Ritornano le opinioni di HandballTime dopo la partita del Nazionale Maschile contro Israele. Questa volta a parlare ai nostri microfoni è Giorgio Oveglia, mister della Pallamano Trieste.
HandballTime: Ieri primo test della nazionale contro Israele, avversario non irresistibile ma giusto in questa fase. HandballTime ha definito incoraggianti i primi riscontri del campo e semplice ed efficace l’impostazione del nuovo CT, cosa pensi in merito?
Giorgio Oveglia: È iniziato questo nuovo corso con Radojkovic che ritengo avrà dei benefici per la nostra pallamano, già il programma preparato e pubblicato dal settore tecnico è, secondo me, positivo con amichevoli e stage vari che formeranno un gruppo allargato per la nazionale seniores e potrà senza dubbio migliorare in occasione degli appuntamenti ufficiali.
HandballTime: Come giudichi dal punto di vista tecnico la prova degli Azzurri e l’impostazione di gioco di Radojkovic?
Giorgio Oveglia: Come prima amichevole, e ripeto amichevole, la squadra ha giocato abbastanza bene seguendo i dettami di Radojkovic in attacco mentre in difesa manca qualcosa pur con un ottimo Sampaolo in porta che forse ha nascosto alcuni problemi.
HandballTime: Mancavano i cosiddetti “stranieri”, come pensi potranno inserirsi in futuro?
Giorgio Oveglia: Credo che tutti i ragazzi, impegnati all’estero, avranno un ottimo rendimento nella squadra di Radojkovic.
HandballTime: Ritieni utile provare in questa fase qualche nuovo “naturalizzato” e, se si, in quale posizione la nostra nazionale avrebbe più bisogno?
Giorgio Oveglia: Secondo il mio parere la Nazionale va costruita con i migliori atleti disponibili, non ci sono categorie, i migliori disponibili devono vestire la maglia azzurra e dare il 110% per la nostra maglia.
HandballTime: In conclusione, cosa ti è piaciuto di questo gruppo “sperimentale” e, di contro, su cosa ritieni che ci sia più da lavorare?
Giorgio Oveglia: Mi piace questa impostazione perché lavoriamo sull’oggi e sul domani. Il nostro movimento ha fame di risultati immediati ma è bello vedere anche coinvolti nel gruppo atleti come Sonnerer Parisini Stabellini Anici e altri che sono il domani. Poi da Pasquale Valerio Demis Dean e altri che sono l’oggi vogliamo il risultato e sono sicuro che, con questa guida tecnica, ci faranno sorridere e nella pallamano italiana ne abbiamo bisogno. Concludo dicendo che non vorrei andare fuori tema ma vorrei solo aggiungere un mio pensiero riguardo al progetto federale sulla ricerca e la cura del talento riservato ai giovani, non è un progetto solo federale è il progetto su cui devono lavorare quotidianamente tutte le società italiane al massimo delle loro possibilità perché questa collaborazione è indispensabile.