
Senza Demis Radovcic, che resterà a casa al fianco della propria famiglia vista la recente nascita della seconda figlia Anna (Auguri di cuore da tutta la Redazione a Demis per il lieto evento), e chiaramente ancora priva dell’altra ala Carlo Sperti, la nazionale italiana di Fredi Radojkovic, coadiuvato dal responsabile del progetto Aree, Fabrizio Ghedin, passerà parte delle vacanze natalizie a Riga, in Lettonia, per affrontare tre nazionali di discreto livello: Estonia, Finlandia e per l’appunto Lettonia.
L’occasione è quella giusta per tirare le somme di una prima fase di avvicinamento alle qualificazioni mondiali della prossima primavera contro Kosovo e Romania, dopo una serie abbastanza intensa di raduni e gare amichevoli che hanno visto gli Azzurri impegnati da settembre contro Israele, Finlandia, Belgio ed ultimamente Egitto.
Discreti i risultati ottenuti, primo fra tutti quello di aver formato e, si spera, cementato un gruppo variegato, composto da giovani ed esperti, da giocatori naturalizzati ed italiani nativi, da protagonisti del campionato italiano e da atleti oramai stabilmente impegnati all’estero, in poche parole una Nazionale.
Le scelte del tecnico sloveno sono oramai chiare, lo dimostrano le convocazioni più o meno ripetitive, variazioni minime, a volte dettate dalle indisponibilità, altre dalla necessità di vedere all’opera, da vicino, qualche giovane, un occhio sempre attento al campionato, ma anche la consapevolezza di dover puntare su un gruppo ben definito per favorire coesione ed amalgama tecnico-tattica.
Sampaolo e Fovio, lo si è capito, saranno i portieri, questa volta a loro si aggiungerà Michele Rossi dell’Estense, giovane (classe 1994), come gli altri che lo hanno preceduto nella carrellata di potenziali “terzi” (Postogna e Di Giandomenico, ora infortunati, oltre al giovanissimo e promettentissimo Gabriele Randes, che resta in lizza).
Assente Radovcic, per il ruolo di esterno sinistro il CT ha deciso di chiamare solo Vaccaro, evidentemente e giustamente la gerarchia per questo posto è chiara e definitiva e nuovi inserimenti sono stati ritenuti superflui.
Sul lato opposto saranno Di Maggio e Sonnerer ad alternarsi, i due hanno dimostrato buona continuità anche in campionato e sono, soprattutto il secondo, abbastanza duttili e disciplinati tatticamente.
Nessuna novità anche nel pacchetto di pivot, monopolizzato dalla collaudata coppia fasanese Maione-Giannoccaro (impiegato soprattutto come specialista difensivo) e dal giovane Parisini.
Due “stranieri”, Tokic e Skatar, due “nauralizzati”, Sporcic e Turkovic e due giovanissimi, Stabellini e Moretti, oltre al mancino Venturi, formano il reparto degli esterni. Fuori in maniera a questo punto definitiva Marrochi e Volpi, così come il giovane Colasuonno, infine non c’è tempo per qualche altra prova suggerita dal campionato, vedi Pesaresi e Bolognani. I giochi sono fatti.
La squadra è discreta, nulla di trascendentale, ma sicuramente in grado di essere competitiva nel prossimo impegno di qualificazione, superato il quale, probabilmente occorrerà qualcosina in più per andare avanti.