Terminato il terzo raduno di questa prima fase di preparazione della Nazionale in vista delle gare per la Qualificazione ad Euro 2018 che si terranno a fine stagione, si torna a casa per rituffarsi in un Campionato dove si stanno già delineando chiaramente le forze in campo.
Una sconfitta abbastanza chiara (36-30 ) lunedì, frutto di una partenza tenera e comunque di un atteggiamento che non ha soddisfatto il CT Radojkovic. Una vittoria il giorno dopo (24-27) con un’Italia più tonica e determinata in difesa, capace di condurre costantemente il match e di ipotecare la vittoria grazie ad un perentorio break all’inizio del secondo tempo. Ha probabilmente favorito gli Azzurri anche l’assenza, nella seconda partita, del bomber Tamminen, ala sinistra universale del Cocks, ben noto anche dalle parti di Pressano per le partite di Challenge Cup dello scorso autunno, ma in definitiva il CT ha archiviato con soddisfazione questa ulteriore tappa di avvicinamento alle partite che conteranno. Il gruppo Azzurro sta metabolizzando questo tipo di impegni ravvicinati e non ha trovato particolari difficoltà nell’affrontare gli avversari fin qui proposti. A fine mese, in quel di Fondi, un altro doppio confronto, con il Belgio, che è sicuramente una squadra più morbida della Finlandia, ma che rappresenta un movimento in costante e sicura crescita. Poi con l’andare del tempo e la definizione del gruppo, pensiamo dovrà essere alzata l’asticella con avversari di fascia superiore.
Le impressioni del CT al termine dei due incontri fanno capire che due sono gli obiettivi che sta perseguendo: da un lato, attivare e via via consolidare un processo virtuoso di costruzione del gruppo, dall’altro dare al gruppo medesimo una identità di gioco. La trasferta finlandese, inoltre, ha confermato che questi due obiettivi Fredi intende ottenerli attraverso un appproccio sia tecnico che comportamentale improntato alla estrema linearità e semplicità.
Queste considerazioni portano però ad una riflessione che purtoppo non possiamo verificare/confrontare con il CT, atteso che non abbiamo avuto l’autorizzazione da parte della Federazione di intervistarlo o comunque di raccogliere direttamente sue considerazioni e dichiarazioni. Dobbiamo accontentarci delle scarne e protocollari dichiarazioni contenute nei brevi video postati sul sito federale, che comunque già rappresentano una gradita novità rispetto agli standard comunicativi in essere. Rimaniamo perplessi per questo, ma ce ne facciamo una ragione ed andiamo avanti.
La riflessione è la seguente. La linearità e la chiarezza con le quali Radojkovic sta costruendo ed iniziando a plasmare il gruppo, i riferimenti continui a questo punto, lasciano pensare che non sia proprio scontato l’inserimento successivo dei cosiddetti stranieri, cinque forti giocatori che giocando all’estero e che non possono partecipare alle attività programmate al di fuori delle settimane ufficialmente preposte all’attività delle nazionali. Nessun dubbio, per carità, riguardo la forza di Skatar, Tokic, Marrochi, Volpi e Colasuonno, ma seguendo il lavoro del CT ci stiamo facendo l’idea che non tutti alla fine rientreranno, ma solo chi sarà ritenuto funzionale al progetto sia sotto il profilo tecnico- tattico sia relativamente a considerazioni di compatibilità caratteriale/comportamentale con il gruppo, di cui oggi oggettivamente non fanno parte.