Monteprandone ci ricasca, ma è il capitombolo che fa meno male di tutti. Perché matura sul parquet della capolista NHC Teramo, strafavorita per il salto in A2 e non a caso l’unica a punteggio pieno. Celesti in Abruzzo senza un’ala destra di ruolo (Grilli influenzato e Poletti assente per impegni personali), senza Bisirri rimasto a casa per lavoro e senza gli squalificati di lungo corso Marucci e Cani. Si capisce allora come l’Handball Club non riesca a opporre troppa resistenza alla capolista guidata da Franco Chionchio, squadra molto solida e con elementi di categoria superiore.
Ciononostante i celesti se la giocano dignitosamente, riuscendo ad andare a segno 22 volte e mettendo a referto tutti i componenti della rosa. Con un Khouaja (in foto) febbricitante e stoicamente in campo nell’insolito e scomodo ruolo di ala destra, con Bolla colpito duro dopo 15 minuti e D’Angelo costretto alla resa nel secondo tempo a causa della solita infiammazione al ginocchio. Buona la prova di Panichi, che migliora a vista d’occhio. Idem Andrea Mucci, a tratti strepitoso tra i pali. I celesti, fermi a una sola vittoria stagionale, avranno subito la possibilità di riscattarsi sabato al Colle Gioioso contro Guardiagrele. Avversario alla portata, questo.
