Nell’anno del Covid-19 capita di dover aspettare i recuperi per avere i verdetti. L’ultimo della Serie A Beretta che riguardava la retrocessione è arrivato: il 34-25 (p.t. 15-12) delle bresciane contro il Cassano Magnago, nella sfida andata in scena ieri sera (martedì 27 aprile) sancisce la salvezza della squadra di Giovanni Bravi e l’aritmetica retrocessione della Cellini Padova. Le venete, che si aggiungono a Nuoro e Santarelli Cingoli, con due partite da recuperare avrebbero la chance di raggiungere i 13 punti di Leno, che però conserva il vantaggio della differenza reti nello scontro diretto (+1) e diviene perciò irraggiungibile.
Cassano Magnago arrivava alla sfida con la salvezza già in tasca. Leno invece ha il proverbiale coltello tra i denti e si vede. I gol decisivi sono del capitano Costanzo (8), di Francesconi (8), di Turina (7). Leno sa di avere un’opportunità unica e la sfrutta. Prima frazione equilibrata: le padrone di casa siglano il 9-7 in superiorità numerica, incassano il -1 delle amaranto con Del Balzo (12-11), poi tornano ad offendere col 3-0 di parziale che fissa il punteggio sul 15-12 a metà contesa. Il 7-3 di inizio ripresa ricaccia indietro Cassano Magnago: 21-15, ottimo viatico per Leno, che all’orizzonte intravede gioia e tranquillità. Cassano Magnago non molla, torna sul -4 al 53’ ma non va oltre. Leno sorride.