Pareggio tra Ferrara e Casalgrande Padana dopo un derby dai due volti

Il “superclásico” emiliano si è chiuso in parità, e la suddivisione della posta in palio rispecchia il reale andamento del confronto. Durante il primo tempo la Casalgrande Padana ha dettato legge, evidenziando un marcato predominio territoriale: tuttavia, nella ripresa la Securfox Ariosto Ferrara ha destato impressioni ben migliori rispetto a quelle suscitate dalla compagine ceramica. Detto ciò, dal punto di vista biancorosso il duello è contraddistinto da una duplice chiave di lettura. Da un lato, innegabile l’amarezza per non aver mantenuto fino in fondo un vantaggio che aveva anche assunto contorni rilevanti: non a caso, a inizio ripresa le ragazze ospiti erano avanti di ben 6 lunghezze. Tuttavia, spicca anche il sollievo per avere evitato una sconfitta che nel finale avrebbe davvero potuto materializzarsi: osservando il già citato andamento della partita, un risultato infruttuoso avrebbe rappresentato una vera e propria beffa per l’organico allenato da Elena Barani.

Margherita Rossi, centrale della Casalgrande Padana (foto Monica Mandrioli)

Nel pomeriggio di sabato 1° novembre si è giocato per il settimo turno della serie A1 di pallamano femminile. Al pala Boschetto di Ferrara è andato in scena un derby tra due contendenti in cerca di visibile rilancio: la Casalgrande Padana proveniva infatti dal rovescio interno con la Sirio Toyota Teramo, mentre le “Volpi” erano in arrivo da 6 sconfitte consecutive. Per quanto attiene nel dettaglio la cronaca dell’incontro, avvio piuttosto equilibrato: la Casalgrande Padana fa la voce grossa fin dai primi minuti, ma al 10′ la situazione staziona comunque sul punteggio di 5-5. A seguire le padrone di casa non mollano affatto la presa, ma le biancorosse evidenziano una forte dose di vivacità e concretezza in ogni zona del campo: così al 20′ la Padana si trova in vantaggio, seppur di strettissima misura sull’8-9. Nei 10 minuti che chiudono la prima frazione, le casalgrandesi piazzano quindi un imperioso allungo che lascerebbe davvero ben sperare in vista della ripresa: Francesca Franco e socie costruiscono un parziale di 3-7 in proprio favore, terminando così il primo tempo in ragguardevole vantaggio sull’11-16.

Francesca Franco, pivot e capitana della compagine ceramica (foto Monica Mandrioli)

“Lascerebbe”, già: il condizionale è d’obbligo, poichè nei fatti la ripresa assume un andamento piuttosto differente rispetto a quanto visto durante le fasi precedenti. Nei primi istanti che seguono l’intervallo, la Casalgrande Padana aumenta leggermente le distanze portandosi sull’11-17: d’altro canto da lì in avanti le “Volpi” sanno sviluppare una sapiente e costante rimonta, sfruttando al meglio ogni singolo appannamento da parte delle avversarie. Nella fattispecie la Securfox Ariosto si dimostra capace di piazzare un roboante controparziale di 9-5, che consente alle ferraresi di ridurre sensibilmente il divario sfavorevole: così al 40′ la Padana si trova a guidare con soli 2 gol di distacco, sul 20-22. Sette minuti più tardi, le rosanero concretizzano quindi l’aggancio: il tabellone segna un 25 pari che concede spazio a qualsiasi tipo di scenario. Di lì a poco la formazione ospite rimette la freccia, come testimonia il 26-27 al 50′: i 600 secondi conclusivi sono poi una vera altalena di sussulti e di emozioni agonistiche, fasi intense e parimenti concitate che si risolvono nel decretare il 31-31 conclusivo.

Al centro, il terzino casalgrandese Charityty Iyamu in azione al pala Boschetto (foto Marcello Vaccari)

Per quel che riguarda le prove individuali, nei ranghi della Casalgrande Padana da segnalare la pregevole vena offensiva evidenziata da Irene Stefanelli e Charity Iyamu: entrambe trascinatrici di una fase offensiva biancorossa che sta continuando a fornire riscontri davvero convincenti. In buona evidenza pure Alessia Artoni e Gaia Lusetti, con 5 timbri ciascuna. Nelle file della Securfox Ariosto, impossibile ignorare la centrale spagnola Aitana Yugueros e il terzino tunisino Amani Sallami: con 8 sigilli a testa, le due portacolori rosanero condividono la palma di migliori realizzatrici dell’incontro. Cinque i centri di Angelica Manfredini, così come quelli di Katia Soglietti che si riconferma autentica colonna dell’intessitura di gioco ferrarese.

Elena Barani, allenatrice della Casalgrande Padana (foto Monica Mandrioli)

“Un po’ di amaro in bocca c’è, inutile stare qui ad affermare il contrario – commenta Elena Barani, allenatrice della Casalgrande Padana – Partita di fatto divisa in due: nella prima frazione meglio noi, nella seconda meglio Ferrara. Ad ogni modo, avremmo davvero potuto conquistare i 2 punti: ci è mancato davvero pochissimo. Se nella ripresa avessimo gestito meglio i momenti più cruciali, forse ora saremmo qui a commentare il nostro blitz al pala Boschetto. Innanzitutto, la Securfox Ariosto non ci ha concesso alcun tipo di sconto: esattamente come ci aspettavamo. Con zero punti conquistati nelle prime 6 partite, le rosanero hanno messo in campo una fame di vittoria davvero straordinaria: un appetito amplificato dalla cornice di questo derby così tradizionale, per giunta disputato sul loro campo. Nonostante ciò, noi ci siamo comunque rese autrici di un ottimo primo tempo: fino al 30′ siamo state in grado di interpretare la sfida nel migliore dei modi, mettendo in campo quella precisione e quella lucidità necessarie per arrivare alla vittoria”.

La centrale biancorossa Gaia Lusetti in fase di tiro durante il derby del pala Boschetto. Dietro di lei, l’ala casalgrandese Marianna Orlandi (foto Marcello Vaccari)

“Purtroppo, dopo la pausa sono iniziati i problemi – prosegue la timoniera biancorossa – Dal punto di vista caratteriale non abbiamo mai mollato, e ciò costituisce senza dubbio un pregio: tuttavia siamo incappate in una dose eccessiva di nervosismo, un aspetto che ci ha fatto perdere quella giusta ed efficace bussola seguita fino al 30′. Nella fattispecie, in varie occasioni abbiamo consumato tempo ed energie preziose nel discutere o nel contestare le decisioni arbitrali: in tal modo le dinamiche riguardanti la partita sono passate in secondo piano nella mente delle nostre ragazze, e Ferrara ne ha puntualmente approfittato senza indugiare. E’ vero, a volte la direzione di gara può prendere decisioni che non condividiamo o che comunque ci sembrano quantomeno opinabili. D’altro canto, si tratta di frangenti che fanno parte del gioco: della pallamano, così come di qualsiasi altro sport. Si tratta quindi di situazioni che vanno messe in preventivo, e che di certo non devono affatto diventare un buon motivo per allontanare la testa dalla partita. Del resto, tutti commettiamo errori: giocatrici, allenatrici, allenatori… E dunque, alle volte qualche eventuale errore da parte degli arbitri non deve affatto portare le ragazze a chissà quali arrabbiature o cali di concentrazione. Va inoltre dato merito alle avversarie di turno, che nella ripresa hanno saputo crearci ulteriori difficoltà con severe marcature individuali”.

Elisa Ferrari, portiere della Casalgrande Padana ed ex di turno (foto Monica Mandrioli)

Sabato prossimo, 8 novembre, la Casalgrande Padana sarà al pala Keope per il confronto interno con la Germancar Nuoro: fischio d’inizio al consueto orario delle 18,30“A Ferrara abbiamo comunque mosso la classifica, e da lì bisogna ripartire con il chiaro e fattibile intento di migliorare ancora – aggiunge Elena Barani – Le cause della non-vittoria al pala Boschetto dovranno servirci di esperienza e insegnamento in vista dei prossimi duelli, proprio a partire dal confronto con le neopromosse e tenaci isolane. La Germancar è una squadra che può contare su un carattere davvero granitico, e peraltro fin qui si sta tenendo ben lontana dalle titubanze e dai timori che a volte contraddistinguono le matricole. Peraltro Nuoro è una realtà che non frequentava la massima divisione già da qualche anno, e questo ritorno in A1 sta dando un’eccezionale linfa motivazionale all’intero organico: organico che oltretutto presenta un assetto senza dubbio competitivo e convincente. Quanto a noi, nei prossimi giorni dovremo lavorare animate dall’obiettivo di sempre: dimostrare di saper incidere efficacemente in ogni zona del campo, e di saper fornire una prova all’altezza della situazione pure sul piano caratteriale. La sconfitta casalinga del 25 ottobre contro Teramo ha avuto dinamiche differenti rispetto a questo derby con Ferrara, ma in entrambe le occasioni la nostra retroguardia avrebbe potuto funzionare meglio. Di conseguenza, resta la necessità di costruire nuovi e rapidi passi avanti per quel che riguarda la qualità della fase difensiva”.

Katia Soglietti, ala e capitana della Securfox Ariosto Ferrara (foto Marcello Vaccari)

“Per quel che ci riguarda, il bicchiere è assolutamente mezzo pieno – sottolinea quindi Katia Soglietti, capitana della Securfox Ariosto Ferrara – Non abbiamo giocato bene, soprattutto nel primo tempo: di conseguenza, la prestazione è stata sottotono più per atteggiamento che per gioco. D’altro canto eravamo a quota zero, e sappiamo quanto sia difficile fare i primi punti quando si proviene da una serie di sconfitte: facilmente subentra un certo avvilimento, e così spesso si finisce per vedere la sconfitta ancora prima che la partita sia finita. Stavolta invece abbiamo manifestato una decisa reazione a tutto questo, e ne sono veramente soddisfatta: quando la Casalgrande Padana si è portata in vantaggio di 6 reti, siamo state capaci di ricucire lo strappo gol dopo gol con pazienza e determinazione. Nei nostri ranghi ho inoltre visto la netta reazione di alcune giocatrici che fino ad ora avevano faticato a tirare fuori il carattere e le proprie capacità: hanno giocato, si sono assunte responsabilità, e ciò rappresenta un segnale molto positivo per l’intera squadra. Il gruppo sta crescendo, la strada è lunga e in salita: in compenso, adesso abbiamo un punto di partenza che ci deve dare fiducia”.

L’ala/centrale casalgrandese Simona Artoni (a sinistra) a duello con la capitana ferrarese Katia Soglietti, durante la sfida del pala Boschetto (foto Marcello Vaccari)

“La nostra qualità principale in questo derby sta proprio nella capacità di reagire – prosegue quindi la sempreverde ala classe ’77 – Nonostante un primo tempo difficile, durante la ripresa abbiamo cambiato atteggiamento: più determinazione, più compattezza in difesa e più lucidità nelle scelte. In tal modo abbiamo rimesso in piedi la partita, conquistando un punto importante. D’altra parte, dobbiamo migliorare proprio l’approccio mentale: entriamo in campo troppo contratte, quasi con paura, e questo ci penalizza. Se avessimo avuto fin dall’inizio la stessa intensità manifestata durante la ripresa, forse saremmo riuscite a centrare l’intera posta. Quanto al resto, l’infortunio di Visentin ci sta condizionando un po’ la stagione: lei ci dava solidità in difesa ed esperienza in attacco. Abbiamo quindi dovuto reinventarci, e ovviamente ogni tanto abbiamo difficoltà e blackout che si pagano a caro prezzo. Siamo consapevoli dei nostri pregi e dei nostri difetti, e proprio per questo ogni giorno cerchiamo di migliorarci durante gli allenamenti”.

Matilde Giovannini, terzino della Casalgrande Padana (foto Monica Mandrioli)

“La Casalgrande Padana è una realtà composta da ragazze che giocano insieme da tanti anni, e questo si nota sia negli automatismi di gioco sia nella sicurezza con cui le biancorosse gestiscono molte situazioni – aggiunge Katia Soglietti, rubierese di origine ma ormai ferrarese a tutti gli effetti – La Padana ha condotto per gran parte della partita, ma credo che la reazione messa in campo da tutte noi meritasse di essere premiata: quindi il pareggio è giusto. Nel primo tempo abbiamo sofferto, soprattutto per demerito nostro, ma nella ripresa la squadra ha avuto un altro atteggiamento e forse Casalgrande non si aspettava la nostra determinazione”. Sabato prossimo 8 novembre, le “Volpi” faranno visita all’Alì Best Espresso Mestrino.

LA SITUAZIONE IN SERIE A1 FEMMINILE. Gli altri risultati del 7° turno sono Germancar Nuoro-Jomi Salerno 18-29, Cassano Magnago-Leno 33-21, Bressanone Südtirol-Ac Life Style Erice 28-25, Sirio Toyota Teramo-Alì Best Espresso Mestrino 21-20 e Cellini Padova-Mezzocorona 38-32.

Classifica: Bressanone Südtirol 14 punti; Ac Life Style Erice, Jomi Salerno e Cassano Magnago 12; Sirio Toyota Teramo 10; Cellini Padova 7; Leno 6; Casalgrande Padana 5; Germancar Nuoro 3; Alì Best Espresso Mestrino 2; Securfox Ariosto Ferrara 1; Mezzocorona 0.