Il punto di Salvo Cardaci: 3^ giornata

Salvo Cardaci
Salvo Cardaci

Terza giornata di campionato senza particolari sussulti con il Teramo che da pronostico conferma l’attuale leaderschip (adesso solitaria) in classifica mettendo sotto (30 a 20) un Nuoro apparso leggermente più tonico rispetto alle prime apparizioni stagionali, ma ancora non all’altezza delle formazioni migliori della serie A1.

Il team teramano davanti al pubblico amico non farà sconti a nessuno e con la difesa ermetica voluta da coach Massotti ha chiuso la contesa già al riposo (17 a 8 il parziale). Una formazione trascinata dalle reti dell’inossidabile Daniela Palarie e dalle ripartenze in velocità di Pastor, Bassanese e Canessa che avrà delle difficoltà solo se le formazioni avversarie sapranno imbrigliare il loro ritmo e neutralizzare la loro principale bocca di fuoco (la romena Palarie) capace di realizzare ben 36 delle 89 reti segnate dall’intera squadra.

In ogni caso per le teramane i play-off scudetto sono un traguardo non troppo complicato da raggiungere e dopo il sofferto campionato dello scorso anno è certamente una bella soddisfazione per la società del patron Canzio.

Per la matricola Nuoro “niente di nuovo sotto il sole” con il team di Roberto Deiana destinato a lottare con l’altra matricola Dossobuono per evitare il declassamento in seconda divisione.

Al palazzetto di Villafranca (Verona) debaclè interna per le giovani allenate dallo spagnolo Escanciano Sanchez che, nonostante i buoni propositi della vigilia sono andate incontro ad una sonora batosta (18 a 42) ad opera di un Salerno che non sarà più la corazzata degli anni precedenti (questo è poco ma è sicuro), ma vanta in organico atlete del calibro di Laura Avram e Oxana Pavlik (17 reti in due) in grado di poter cambiare una partita in qualsiasi momento.

Se la macedone Belma Beba e la veterana Lorena Benincasa sapranno integrarsi ancora meglio nel gioco organizzato da mister Nasta, allora la conquista di uno dei primi posti non sarà affatto utopia.

Dossobuono? Come già accennato non può di certo bastare una difesa aggressiva e profonda a salvare una stagione se poi si segnano appena 20 reti di media a partita… E in A1 con soli 20 goal di gare se ne vinceranno poche.

A Conversano, invece, il Ferrara che non ti aspetti mette in crisi la squadra allenata da Sule Sejmenovic e per tutto il primo tempo fa tremare la formazione pugliese che, con l’arrivo dell’esperta italo-argentina Cintia Albertini, ha trovato quella giocatrice universale che può far fare il definitivo salto di qualità al sodalizio di Enza Fanelli.

Il match del pala S. Giacomo è stato equilibrato con Laura Rotondo e Giusy Ganga ottime realizzatrici (18 reti in due), mentre non è ancora entrata del tutto negli schemi la serba Ljubica Ceklic, da anni una delle migliori realizzatrici del massimo campionato. Nonostante il terzo ko consecutivo (24 a 26) Ferrara ha però dimostrato di poter provare a rientrare tra le grandi del campionato con Neli Dobreva e l’italo uruguaiana Fer Marrochi che stanno facendo la differenza ben supportare dalla “sempreverde” Katia Soglietti e dalla promettente Nicoletta Marchegiani.

Il bravo Savini non deve perdere l’entusiasmo, però, aspettando con pazienza il rientro di Gaia Zuin che andrà certamente a risolvere i problemi in attacco (solo 23 i goal di media a partita) e magari servirà anche ad alzare il muro difensivo davanti alla pur brava Paula Gambera.

Chiudiamo con la gara dal pronostico più incerto che alla fine si è dimostrata proprio quella più avvincente. A Cassano Magnago poche reti per entrambe le squadre (appena 19) con i rigori che hanno decretato la vittoria per 23 a 20 del Casalgrande di Peppe Miceli. Come si suol dire “chi di spada perisce di spada ferisce” (ma forse dovevo scrivere il contrario?).

Le emiliane hanno assorbito bene il ko ai rigori contro Salerno e soprattutto l’assenza per squalifica di Ilenia Furlanetto con il bomber Elvira Klimek in grande spolvero e il talento di casa Giulia Fornari che quest’anno dovrebbe finalmente avere la propria consacrazione.

Un dato che deve però far riflettere Bassi e compagne sono i cali di tensione finali nelle ultime due gare contro Salerno e Cassano che invece di regalare i sei punti che magari avrebbero meritato hanno invece portato in graduatoria solo tre punti con pareggi arrivati in extremis e poi la lotteria dei rigori che: “a volte ferisce altre volte perisce”.

A Cassano si respira un pò di delusione per il primissimo match-ball in chiave play-off che è stato sprecato in casa, ma la compagine lombarda trascinata dalla siciliana Laure Oliveri e dalle giovani promesse Clerici, Del Balzo e dalla regista Bagnaschi sono ancora nelle condizioni di poter puntare ad uno dei primi quattro posti che, per quello che si è visto in queste tre giornate, vedrà Casalgrande, Cassano e Ferrara lottare per una sola piazza che, senza tanto timore di smentita, dovrebbe vedere nelle altre tre Conversano, Teramo e Salerno.

A questo punto stacchiamo per una settimana la spina al campionato e tifiamo per la nostra Nazionale che il 9 e 12 ottobre prossimi affronterà la Fyr Macedonia nell’ambito delle qualificazioni al Campionato Mondiale 2015. Impegno difficile ma non impossibile e quindi FORZA AZZURRE!