Il punto di Salvo Cardaci: 5^ giornata

Salvo Cardaci
Salvo Cardaci

Iniziano a delinearsi in maniera sempre più chiara le reali forze nella serie A1 femminile con la quinta giornata che, se non altro, ha scavato il primo importante (ma non decisivo) solco tra chi aspira ai play-off scudetto e chi, invece, dovrà salvare la stagione ai play-out retrocessione.

Tutto, o quasi, secondo pronostico con il match clou che si è disputato al pala S. Nicolò a Tordino con le campionesse in carica del Salerno che rinvigorite da questo brillante inizio di stagione e dalla qualificazione al terzo turno di Coppa EHF hanno battuto alla lotteria dei rigori (45 a 44 il risultato finale) il Teramo di coach Massotti.

Una gara vibrante tra due formazioni costruite per centrare i play-off che se alla fine lamentano, e non solo tra le righe, la direzione non proprio positiva di due arbitri esperti come Cosenza e Schiavone, probabilmente è perché sono rimaste entrambe insoddisfatte di un risultato che non cambia proprio nulla nella loro rincorsa al tricolore. Match equilibrato con diversi capovolgimenti di fronte e che il Salerno di mister Nasta e delle fuoriclasse Laura Avram e Oxi Pavlik (stanche dagli ultimi impegni ma sempre decisive) e dalle veterane Pina Napoletano, Lorena Benincasa e Antonella Coppola poteva gestire probabilmente meglio nel finale quando, in vantaggio di tre lunghezze, ha subito il veemente ritorno della padroni di casa trascinate dall’italo argentina Maria Victoria Gioia e dalle sorelle Belen e Daniela Canessa piacevoli sorprese di questo inizio di stagione.

Ingabbiata da una difesa profonda e forse anche un po’ giù di tono, la fuoriclasse romena Daniela Palarie questa volta è stata costretta a realizzare “solo” nove reti diverse delle quali venute però da tiri di rigore che ha anche sbagliato in maniera abbastanza inusuale per le sue indiscusse qualità.

Il rammarico, dunque, si respira anche in casa abruzzese con l’espulsione (sacrosanta) a metà ripresa del portiere titolare Marta Savoca che ha creato scompensi nel reparto di retroguardia. In ogni caso due formazioni apparse in salute e che hanno dimostrato sul campo, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere le più accreditate alla sfida finale contro il favorito Conversano.

La squadra pugliese allenata da Suada Sejmenovic non ha faticato più di tanto (34 a 27 il finale) per avere ragione del peggior Casalgrande (per stessa ammissione del proprio tecnico Miceli) di tutta la stagione. Un match senza storia con Laura Rotondo e Giusy Ganga sugli scudi e con un Elena Barani che progressivamente sta recuperando la forma migliore. In versione “assist-woman” la serba Ljubica Ceklic che da cecchino quasi infallibile delle passate stagioni si è trasformata in una talentuosa regista che crea spazi e varie soluzioni per le compagne. Ma il match del pala S. Giacomo il team di casa lo ha vinto soprattutto in difesa con Martina Giona e Alice Piffer apparse in gran forma.

Sul Casalgrande poco da dire se non della prestazione convincente delle “sempreverdi” Marcela Popescu e Elvira Klimek mentre stenta ancora Ilenia Furlanetto che può, anzi deve, dare qualcosa in più vista la sua notevole esperienza. Sottotono Francesca Franco e Giulia Fornari su cui il tecnico siciliano conta molto e che questa volta hanno deluso le aspettative.

A Ferrara seconda vittoria consecutiva (28 a 24) del “sette” guidato da Savini che ha sofferto probabilmente più di quello che si aspettava contro il fanalino Nuoro. Il ritorno in campo di Gaia Zuin, come ampiamente preventivato, ha dato nuova verve alle ferraresi trascinate dalle solite Dobreva e Marrochi (12 reti in due) e con il capitano Katia Soglietti e Nicoletta Marchegiani a sostenere la manovra.

Tre punti importanti che permettono alle emiliane di agganciare in classifica il Casalgrande e di tornare a sperare in quel quarto posto che qualifica direttamente ai play-off. Ma attenzione al Nuoro che ha schierato per la prima volta in campionato la mancina Suleieky Gomez, ex capitano della nazionale cubana di cui tutti dicono un gran bene. A Ferrara il team di mister Deiana ha giocato a viso aperto con Domenica Satta fuori dai giochi per problemi di salute e con il giovane portierino Ylenia Acca che ha sostituito la romena Andrei che ha lasciato l’Italia per motivi personali.

In ogni caso importanti segnali di risveglio per le nuoresi che se riusciranno a trovare un portiere più esperto con il trio Gomez-Jovovic-Satta e ben supportate dall’italo argentina Sofia Belardinelli qualche scherzo, soprattutto alla polivalente di Nuoro, potrebbero giocarlo anche alle formazioni più accreditate.

Chiudiamo con il match di Cassano Magnago con la vittoria della squadra di casa che non ha risentito più del dovuto della defezione dell’ex azzurra Laure Oliveri e ha regolato (34 a 25) le veronesi del Dossobuono. Gara senza storia già decisa al termine dei primi trenta minuti di gioco con Clerici, Del Balzo, Dalla Costa e compagne in vantaggio al riposo di 7 lunghezze.

Stessa musica anche nella ripresa con le ospiti trascinate dal duo Guadagnini-Togni che provava a ridurre il margine senza mai riuscire ad avvicinarsi al team allenato da Dora Czigany. Tre punti fondamentali per le ambizioni delle varesine di Petazzi saldamente ancorate al quarto posto della classifica, mentre per le ragazze di mister Escanciano è arrivata la quinta sconfitta consecutiva che, in condominio con il Nuoro, le relega ancora all’ultimo posto della classifica.

Settimana prossima sarà interessantissima e decisiva, a mio avviso, sia in testa sia in coda con gli scenari che diventeranno sempre più delineati.

Per i quartieri alti, anzi altissimi, si capirà quanto sia al momento il gap tecnico esistente tra Salerno e Conversano, mentre a Cassano si gioca per le posizioni d’avanguardia con Teramo che cerca ulteriori conferme e Bagnaschi, Cobianchi, Parini, Colombo e compagnia bella che proveranno a conquistare ancora punti pesanti.

Al pala Keope di Casalgrande, invece, tra le padroni di casa del patron Trinelli e il Ferrara si giocherà il match tra chi pensa ancora di potersi inserire in zona play-off e questa volta chi sbaglia potrebbe essere già con più di un piede fuori dalla lotta per le prime posizioni.

Si chiude a Dossobuono con l’atteso scontro tra le matricole e attuali fanalini di coda che, a meno di clamorose rimonte nella seconda parte della stagione, si ritroveranno certamente di fronte anche nei play-out. Alla prossima…