La Polonia si presenta con una difesa molto aggressiva grazie anche alle qualità fisiche che sono nettamente superiori di quelle degli argentini che, però, compensano con una grande determinazione e grandi tiri da fuori.
I sudamericani dopo l’impresa del pareggio contro la Danimarca, vengono trascinati dai fratelli Simonet che dimostrano una grande leadership, e qualche bella parata di Shulz, mentre dall’altro lato i due giocatori d’esperienza Ljievski e Jurecki ribattono colpo su colpo.
I polacchi del commissario tecnico Biegler riescono quasi sempre a penetrare la difesa albiceleste, mentre gli uomini di Gallardo non arrivano mai, nonostante i vari tentativi a trovare il pivot ma riescono a stare al passo degli avversari con tiri potenti dai nove metri.
Nonostante le disparità tra le due compagini il risultato al 20′ è di 10 – 10. In linea generale ci sono spesso momenti in cui non ci sono gol e il gioco viene spezzettato, così la prima frazione di gara si chiude sul 12 – 11 per l’Argentina.
Alla ripresa, la situazione non cambia molto, con Lijewski che suona la carica e insieme ai fratelli Jurecki risulterà l’arma vincente di questa Polonia, mentre la prestazione dei Simonet cala leggermente. Ancora tanto equilibrio e tanti due minuti che, però non condizionano l’andamento della gara.
Polonia che passa gli ultimi minuti quasi sempre in inferiorità, ma Szmal chiude la saracinesca e cosi ancora Michal Jurecki sigla il 21-24 in favore dei suoi che sarà determinante fino alla fine. La partita finisce 23-24 con l’Argentina che non riesce per la seconda volta nell’impresa e la Polonia si ricandida per i primi posti del gruppo D.