Qualificare l’offerta per allargare la base

INTERVISTA A Pasquale Loria (candidato presidente FIGH)

Ripartire dai Territori e dai Club per allargare la base, questa è la priorità di intervento che il Nuovo Consiglio Federale dovrà perseguire da subito. Lo si è già accennato nella scheda precedente. Come fare?

Individuare nei vari Territori dei Centri Giovanili Pilota Certificati dalla Federazione attraverso i quali programmare e realizzare le attività di contatto, promozione/diffusione, avviamento e sviluppo fino al passaggio dall’attività ludico-sportiva a quella agonistica, ovvero dai 7/8 anni ai 13/14 anni.

Ma entriamo nello specifico.

Fasi preliminari del progetto saranno:

  1. la mappatura dell’intero territorio nazionale e l’identificazione di circa 30 distretti di interesse, cioè aree territoriali di piccola dimensione (massima distanza da un sito all’altro di 50 km. in questa prima fase con l’obiettivo di riduzione delle distanze nel tempo, quindi distretti sempre più piccoli);
  2. la predisposizione a cura di una apposita Commissione tecnica di un Nuovo Progetto Scuola da condividere e far validare dal CONI e dal Ministero dell’Istruzione a costo zero per le istituzioni scolastiche;
  3. l’individuazione nei singoli distretti di un Centro Giovanile Pilota da certificare attraverso una procedura ad evidenza (Bando), da accreditare come referente delle attività federali e da sostenere con un contributo annuale commisurato alle attività svolte.

La fase preliminare dovrà concludersi entro la stagione sportiva 2017/18 (febbraio/marzo 2018) al fine di consentire il contatto con le scuole, la predisposizione delle convenzioni e dei programmi di intervento che dovranno partire con l’anno scolastico/stagione sportiva 2018/19 (settembre 2018).

Chi può diventare Centro Giovanile Pilota? Una associazione sportiva affiliata, una associazione di associazioni (Club) limitrofe, un consorzio tra Club, un altro soggetto ad hoc costituito che abbia una precisa identità territoriale e che abbia al suo interno una associazione affiliata.

Cosa deve dimostrare di possedere un soggetto che voglia qualificarsi come Centro giovanile Pilota? La disponibilità di uno o più impianti idonei alla pratica della pallamano promozionale e giovanile, una struttura tecnica (allenatori, insegnanti di educazione fisica, laureati o laureandi in scienze motorie, ecc.), una struttura organizzativa (dirigente/i dedicati, segreteria, supporto medico-sanitario).

Cosa fa un Centro Giovanile Pilota? Prima di tutto gestisce il contatto con le istituzioni scolastiche, organizza e realizza le attività nelle scuole, organizza una scuola di pallamano dove indirizzare le bambine ed i bambini che intendono proseguire l’esperienza sportiva oltre gli orari scolastici, organizza manifestazioni promozionali (tipo open day), organizza campionati e tornei promozionali distrettuali aperti alla partecipazione sia degli iscritti alla scuola di pallamano sia di coloro che partecipano solo all’attività scolastica con regole di partecipazione (tesseramento, iscrizione) semplificate e a costo zero, promuove l’adesione alla federazione di nuovi soggetti associativi, sviluppa e gestisce i rapporti con le organizzazioni di promozione sportiva operanti sul territorio di riferimento sia in funzione di nuove adesioni federali sia per allargare la partecipazione ai campionati e ai tornei, ecc.

Il Centro giovanile Pilota, inoltre, provvede, con il supporto di tutor federali regionali, alla prima formazione tecnica di giovani aspiranti tecnici ed arbitri, selezionati anche tra gli atleti agonisti (over 16), nonché degli insegnanti interessati.

Il Centro Giovanile Pilota, infine, è di supporto alla Federazione nella prima attività di selezione dei giovani talenti per la formazione delle rappresentative di categoria.

Nei Centri Giovanili Pilota sarà incentivata in maniera particolare l’attività rivolta ad entrambi i sessi e svolta in formula mista.

Nei Centri Giovanili Pilota sarà organizzata anche l’attività estiva (Campus) al fine di allungare la stagione sportiva almeno fino ad 11 mesi di attività continuativa.