Questi fantasmi: il mondo nascosto della pallamano italiana

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Max Dovere, ex portiere della nazionale azzurra.

 

E’ strano come certe sensazioni ti facciano apparire la realtà diversa dalla quella offerta da chi dovrebbe incentivare e renderla efficace: un motore potente che viaggia dal passato per arrivare al futuro attraverso la storia di un paese con le sue azioni e dei suoi campioni. Le due realtà non collidono. Condividono lo stesso spazio ma non si intersecano, corpi estranei nello stesso liquido: la pallamano. Mi sono stabilito a Roma da qualche anno e ho visto fiorire gioiose società entusiaste per poi chiudere senza mantenere ciò che hanno fatto nel tempo. Una sorta di catarsi sociale in cui arrivati a dover concretizzare i loro sforzi si affievoliscono per stanchezza o per pigrizia. Sta di fatto che l’enorme patrimonio di uomini e di passione operativa si arena miseramente nel tempo. Mancherà un supporto alle già grandi fatiche delle società? C’è un voler disattendere, dal governo centrale, il fare eccessivamente entusiasmante? Non lo so e non credo di riuscire a dare risposta ma vivo in questa città abbastanza per conoscere quanto lavoro si faccia nell’unica enorme Città d’Italia, Capitale d’Italia, per non far morire la pallamano. Poi un giorno ti raccontano che un genitore, che chiedeva informazione per mandare i suoi figli a giocare a pallamano, telefonando alla segreteria della federazione gli venga risposto che a Roma non c’è la pallamano. Allora mi pervadono i dubbi. Dove ho giocato e con chi mi alleno? Tutti fantasmi impazziti per la pallamano? La Virtus Roma, La Scuola Germanica, la S.S. Lazio Pallamano, La Roma Trionfale, la Roma Handball, queste società che fanno? Non esistono per la federazione! Il disagio è grande inoltre quando scopri che gli Enti di promozione sportiva si interessano a voler creare un loro settore per questo sport mentre per Noi non esistiamo allora ti chiedi se sei sveglio o se questa realtà ti appartiene. Pur con tante difficoltà c’è la società della S.S. Lazio Pallamano che milita nel campionato più blasonato d’Italia, esiste anche una squadra intera di giocatori stranieri che desidera giocare nel campionato di serie b, oltre due società che si occupano delle giovanili e addirittura esistono ancora altre due società che giocano i Master (competizione Europea voluta dalla EHF) di pallamano, vera ed interessante passerella per veterani a memoria di ciò che è stato e di ciò che nei ragazzi li potrebbe entusiasmare. Ecco allora che mi trovo un po’ smarrito pensando che queste persone possano essere depresse o anche solo dispiaciute e invece no, scopri la disapprovazione nei loro discorsi ma la tenacia e l’entusiasmo sono vivi e combattivi. Così penso di darne parola in prossimità di un evento bello e dal respiro internazionale: Gli European Master Games 2015 a Nizza, manifestazione al pari delle olimpiadi per gli over 33 in su maschile e femminile che si svolge dal 1 all’11 ottobre (http://emg-nice2015.fr/en/sports-disciplines/). E quale migliore occasione salutare l’Italia della pallamano che ci rappresenta in terra francese se non prendere contatto con due grandi personaggi che organizzano e sostengono la loro società Roma Handball. Tonino Santucci: un allenatore di grande carisma e capacità con una discreta preparazione tecnica e dal carattere trascinante. Giorgio Alfei: uno stimabile giocatore degli aloni ’80 in forze a molte società capitoline che diedero vita all’attuale federazione. Insieme hanno fortemente voluto ed ottenuto un affrancatura soprattutto nel panorama internazionale portando la loro società nei master di tutta Europa. Chiediamo a Giorgio motivazioni e spirito di questo gruppo di amici? << Stiamo partendo per Nizza e la nostra più grande vittoria l’avremo già all’aeroporto se riusciremo a portare circa cinquanta persone, una trentina di partecipanti più parenti e qualche supporter. Siamo un gruppo nato più di venti anni fa e dopo varie vicissitudini ci troviamo ad autofinanziarci pur di continuare a vederci ed a giocare insieme. Il cemento che unisce questo gruppo può avere varie motivazioni ma si può ridurre a due aggettivi: correttezza ed amicizia. All’inizio abbiamo faticato per portare tutti su questo piano ma alla fine ci siamo riusciti, perchè questo è un gruppo dove tutti portano la felicità, qualcuno entrando e qualcuno uscendo. Probabilmente fra non molto ci troveremo tutti dirigenti (data la carenza di nuove leve) ma ciò non ci toglierà il piacere di stare insieme. Siamo all’undicesimo appuntamento europeo, fra Master Game ed EHF, avendo cominciato nel 2005 a Barcellona (Granollers) alla seconda edizione dell’EHF e nel frattempo abbiamo cercato di frequentare più possibile i tornei internazionali (una volta in Romania, due volte a Budapest , quattro o cinque volte a Isola d’Istria e tre a Puerto Sagunto) pur nella nostra limitata tecnica rispetto ad altre nazioni ma sempre decorosamente almeno sul piano sportivo e qualche volta anche su quello tecnico. Ho la presunzione di ritenere che abbiamo lasciato ovunque un buon ricordo di noi ed una buona immagine del nostro paese accettando le sconfitte con serenità e le poche vittorie con modestia e dando sempre il giusto spazio al “terzo tempo”. Con orgoglio ricordo di aver avuto fra noi anche il grande Pavel Jurina, un vero maestro di sport che ci ha aiutato ad avere quella dignità di sportivi che la nostra non eccelsa tecnica sembrava negarci. A livello nazionale partecipiamo alle serie minori senza mai salire di categoria pur avendo vinto il campionato cinque o sei volte ma non possiamo permetterci di andare in trasferta ogni quindici giorni avendo famiglia ed impegni di lavoro. Nella sostanza ci divertiamo e coinvolgiamo con le armi dell’amicizia e della sincerità.>>.
Raccolgo meravigliato i temi definiti da Giorgio e continuo a domandarmi come mai in campo europeo noi esistiamo ma non veniamo riconosciuti dalla nostra stessa federazione? Il mio cercare di capire si rivolge ora alla manifestazione nel suo pieno svolgimento e seguendone le gesta dei convenuti descrivo il tratto che ne segue. In una Nizza, frastornata dalla sciagura del mal tempo, si susseguono le partite per le compagini romane anche con successo. Eccoli ora conseguire il 4 posto di entrambe le categorie, consapevoli di aver potuto confrontarsi con talenti di pari età ma di gran lunga più longeva esperienza, appartenenti ai miti della pallamano che conta e ha contato, rende il risultato davvero imponente con l’amara giustificazione che con qualche cambio in più si sarebbe potuto, per entrambe, assurgere al gradino più alto del podio.
Mi piace ricordare i “fantasmi” dell’ASD Roma Handball:
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Marco Carrozza, Aldo Miola, Giorgio Della Vida, Mauro Nardo, Stefano Parducci, Gabriele Di Fazio, Franco Calabri, Luigi Perilli, Carlo Rodotà, Hubi Nössing, Stefano Valentini, Raffaele Leonardi, Paolo Casareale, Pierluca Piselli, Domenico D’ilario, Maurizio Pronunzio, Gigi Galloni.
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Luciano Guerriero, Massimo Dovere, Riccardo Torchio, Filippo Alliney, Zlatan Lazarevich, Silvio Agresti, Branko Milivojevic, Lionello Teofile, Maurizio Pirri, Claudio Schina, Angelo Bernardini, Giancarlo Lavini, Milan Milosevic.
Presidente: Paolo Capezzali
Staff tecnico: Giorgio Alfei, Tonino Santucci, Fulvio Fabrazzo, dell’ ASD Roma Trionfale:

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Longo Fabio, Attias Roger., Cenci Francesco, Stateff Sevar, Capone Paolo, Cinagli Ivano, Bascetto Valdino, Cherchi Maurizio, De Carolis Domenico, Brandi Franco, Razza Stefano, Salemme Vincenzo, Crocifoglio Giorgio, Cocchi Stefano, Semprini Cesari Andrea, Scarso Gianni, Rosu Radu, Ghiduc Adrian, Honea Relu, Baratta Alessandro.
Allenatore
Ezio Ballarin.
Presidente
Roberto Confalone.
Infine e non meno importante la società San Saba Graffiti:

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Lucia Raffo, Marta Bonvehi, Simonetta Mannarino, Elena Bastia, Fedeli Stefania, Daniela Cusmai, Antonella Manni, Luisa Luciani, Silvia Belardinelli, Loredana Teofile, Adele Petrucci, Sabrina Siravo, Laura Savelli
Allenatori
Saverio Fracasso, Mauro Mardo, Paolo Manzoni

E’ motivo di soddisfazione riportare quanto scritto dal sito ufficiale della EMG:
<<En ce deuxième jour des EMG, le Parc des Sports Charles Ehrmann accueillait le Tournoi Homme de handball de 8h30 à 20h30. Le hand est d’ailleurs l’un des sports les plus importants dans ces Jeux en terme de nombre d’inscrits.
Et sans surprise, c’est dans une très belle ambiance que ces équipes venues des quatre coins de l’Europe se sont affrontées. Encouragements, applaudissements, un complexe presque plein : le public était bouillant.
Les joueurs n’ont fait qu’alimenter le spectacle grâce à de belles actions et de beaux buts pendant trente minutes. Les gardiens aussi ont fait le show avec des interventions plutôt spectaculaires.
Mention spéciale pour Roma Handball et Budapest entre autres, dont le niveau de jeu et la cohésion d’équipe étaient remarquables.
A noter que les matchs se sont tous disputés dans un très bel esprit malgré la rage de vaincre des participants.
Quentin Ortega>>

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sottolineato dal nostro giovanile e aitante Gabriele Di Fazio vincitore del premio per gli over45 come “The Best Striker”. Questo regala non solo felicità ma la certezza che possiamo esportare talenti e notorietà anche all’estero con nomi mai dimenticati e temuti per gli avversari di sempre: Claudio Schina, Massimo Dovere, Filippo Alliney, Lionello Teofilo, Hubi Nossing, Branko Milivojevic, Milan Milosevic e altri che volta volta si affiancano nello stesso spirito di passione e di amicizia che accomuna questo immenso gruppo.
Si torna a casa ma negli occhi c’è ancora l’immagine di quante emozioni si è ricevuto e di quante se ne siano regalate a tutti oltre al disegno ormai consolidato di ritrovarci alla nuova organizzazione EMG di Giugno in Porec 2016. Noi ci saremo, voi con noi e sapremo ancora una volta che esistiamo e non siamo fantasmi…
Parafrasando un altro grande potenziale giocatore di pallamano Dante Alighieri “…non ti curar di loro ma guarda il passo….e uscirono a rimirar le stelle.”