Radoi, Maione e Tarafino, quante incognite Nazionali…

La “nuova” composizione del Settore Tecnico Nazionale, annunciata dalla Federazione con l’indicazione di una ventina di tecnici che saranno impegnati sia nell’attività fondamentale di selezione e sviluppo del talento, sia nella gestione delle Squadre Nazionali, lascia alcuni interrogativi di non poco conto che la Federazione non ha chiarito e che molti appassionati/addetti ai lavori hanno sottolineato soprattutto sui social.
Si parte da quello che è stato e rimane (purtroppo!) il vero buco nero/enigma del sistema: il settore femminile. Mia Radoi, subentrata pochi mesi orsono al “dimissionato” (?) Trespidi sulla panchina di Futura e già quasi subito “tutorata” in Nazionale dal jolly Neukum, non era presente né alla riunione tecnica, né alle selezioni del biennio 2000/01 (tenute dal duo Trespidi-Neukum), né infine al training camp della Nazionale senior. Segnale di accantonamento molto forte, ancorché non accompagnato da nessuna nota ufficiale che chiarisse la posizione della tecnica rumena, ufficiosamente in vacanza (da cosa?), di fatto defenestrata, ovvero forse “ripescata” con l’unico obiettivo di garantire una copertura tecnica al gruppo di Futura oramai ridotto ai minimi termini, almeno numericamente (out Landri e Ravasz alle prese con problemi di salute, le “superstiti” attualmente sono 8 più 3 portieri, neanche il minimo per organizzare l’ennesima amichevole in giro per i Balcani). La questione Radoi, al di là di qualsiasi analisi circa le capacità tecniche di una allenatrice ancora in costruzione dopo una lunga carriera da giocatrice, è emblematica dello stato confusionale in cui versa la Federazione rispetto al settore femminile. Scelta dal consigliere Dicarolo per porre finalmente fine alla controversa e pesante stagione Trespidi, Mia Radoi non ha avuto neanche il tempo per adattarsi al ruolo ed all’ambiente che si è ritrovata “commissariata” dallo stesso Trespidi, attraverso il jolly Neukum, per poi essere estromessa senza spiegazioni ufficiali dall’attività al momento forse più importante, vale a dire definire il gruppo di atlete di interesse nazionale del biennio 2000/01, quello potenzialmente olimpico. Tornerà alla Cecchignola? Probabilmente si, sicuramente non siederà sulla panchina azzurra nel doppio confronto di marzo contro l’Ucraina, poi l’epilogo – al momento scontato – di giugno, quando anche per Futura, a meno di colpi di scena, scorreranno i titoli di coda.
Parentesi da allenatore finita anche per Maione? Il capitano azzurro era stato chiamato, sempre da Dicarolo, alla guida della Nazionale di Beachandball al posto del veterano Malatino, accantonato e poi precipitosamente richiamato per “tutorare” il buon Maione in questa avventura tecnica inaspettata, intempestiva e per certi versi inopportuna. Anche in questo caso nessun comunicato, quindi il dubbio rimane, Maione c’è o non c’è? Sicuramente non è in vacanza, tanto meno assieme alla Radoi, probabilmente tornerà in estate, a meno che non decida, bontà sua, di farsi una meritata vacanza dopo un finale di campionato che si prospetta impegnativo.
Ma il colpo di teatro vero e proprio si chiama Tarafino, il tecnico conversanese di adozione è stato inserito nei quadri tecnici nazionali senza specificarne il ruolo. A quanto pare non gli sarà affidata la Nazionale, di cui è stato, da giocatore, colonna portante per molti anni, più probabilmente affiancherà Radojkovic nella gestione della stessa e del programma delle rappresentative, in altre parole occuperà la casella lasciata vuota da Ghedin, oppure, a sorpresa, gli sarà dato il compito di guidare la femminile. Noi propendiamo per la seconda, ma poiché siamo abituati a soluzioni che gli umani non hanno mai visto, chiudiamo la riflessione aspettando un nuovo comunicato in cui la Federazione ci farà la grazia di dire chi fa cosa.