Per la rubrica “TALENTI MADE IN ITALY” spazio oggi ad una mancina di cui sentiremo sicuramente parlare. Stiamo parlando di Rebecca Romualdi, figlia d’arte, che pratica la pallamano nel Petrarca Arezzo ma che è sicuramente nelle mira di alcuni team. Dotata tecnicamente e per di più mancina, la giovanissima Rebecca (è nata nel 2000) si è già guadagnata la convocazione in Nazionale e, sicuramente, lo staff di Futura avrà già puntato gli occhi su di lei.
HandballTime: Comincia una nuova stagione, dove parteciperete al campionato U16F. Che obiettivi vi ponete?
Rebecca Romualdi: Quest’anno la nostra squadra è l’unica u16 a partecipare in un campionato u18. Di certo puntiamo a vincerlo ma il nostro obiettivo principale è partecipare alle finali nazionali u16.
HandballTime: Che obiettivi ti poni invece tu come giocatrice? Che promesse ti fai per il tuo futuro da pallamanista?
Rebecca Romualdi: Sono un’atleta giovanissima che è stata convocata agli stage per la formazione della Nazionale u17. Questo è già per me un grande risultato, non avrei mai pensato di riuscire ad ottenerlo. Spero comunque di far parte della squadra under17 e in futuro anche della Nazionale senior.
HandballTime: Com’è essere allenata direttamente da tuo papà?
Rebecca Romualdi: Ho sempre lavorato duramente per poter soddisfare sia le aspettative del mio allenatore ma anche di essere un orgoglio per mio padre. L’intesa che c’è tra me e lui mi aiuta molto a comprendere i suoi consigli.
HandballTime: Cosa diresti ad un bambino per convincerlo a giocare a pallamano?
Rebecca Romualdi: Cercherei di trasmettergli tutte le emozioni che questo sport riesce a darmi, ma soprattutto cercherei di fargli capire che quando inizi a far parte di una squadra quella diventa come una seconda famiglia con cui condividere gioie e dolori.
HandballTime: Ti ispiri a qualche giocatrice?
Rebecca Romualdi: Essendo mancina non posso far altro che ispirarmi a Cristina Gheorghe con cui ho avuto il piacere di allenarmi a Futura. Lei è quello che vorrei diventare.