Serie A Gold, sosta lunga. Campanile: “La Publiesse Chiaravalle non è una meteora e lo sta dimostrando”

La Serie A Gold è in sosta, ci sono i Mondiali. La Publiesse Chiaravalle è tornata a lavorare dopo le festività. Il prossimo appuntamento è fissato sabato 8 febbraio a Bolzano. Il tempo a disposizione non manca, coach Andrea Guidotti e ragazzi suderanno a dovere in queste settimane, preparandosi al meglio in vista del rush finale del campionato.
Ugo Campanile, viceallenatore e tra le figure di spicco dello staff tecnico di Guidotti, insieme a Santiago Romero, traccia un’analisi di quello che è stato e quello che sarà: “Il nostro continuo percorso di crescita, non avvenuto per caso, ha caratterizzato la prima parte di stagione. Apprendiamo ogni settimana qualche lezione, attraverso le vittorie e soprattutto tramite le sconfitte. C’è sempre margine per evolvere. Ciò ha contribuito a dimostrare di essere una squadra forte. Dare continuità e sentire la voglia di migliorare ancora sono virtù che non potranno mancare fino al termine dell’annata sportiva. Non siamo una meteora”.
E ancora: “L’ambiente è perfetto, ci sono le basi per raggiungere l’obiettivo. La disponibilità dei ragazzi è massima. La salvezza è alla nostra portata, lo stiamo dimostrando. Stiamo percorrendo la strada giusta, apprendendo da ogni esame, da ogni vittoria e, soprattutto, da ogni delusione. Il mantenimento della categoria passerà dagli scontri diretti, ci arriveremo preparati, convinti di poterci togliere altre soddisfazioni. Con spensieratezza e senza pressioni. Dobbiamo vivere l’élite della pallamano italiana come un’opportunità, senza caricarci di brutti pensieri”.
Campanile racconta come lo staff tende a istruire il roster: “Guidotti è un amico, prima che un collega. Ci conosciamo giusto da 40 anni (sorride, ndr). L’arrivo di Romero è stato ed è un valore aggiunto. Parliamo di un ragazzo splendido, simpatico, disponibile e umile. Ha aiutato tutti a vedere la disciplina in un modo diverso. Ci suddividiamo i compiti all’interno dello staff, anche perché gli impegni lavorativi incombono con frequenza. Romero si concentra, soprattutto, sul lavoro di match analyst, ormai uno degli aspetti fondamentali della settimana. Auguro a lui di togliersi le soddisfazioni migliori alla guida del roster femminile”.
Sulla sosta: “Lo stop è molto lungo, poco piacevole ma doveroso vista la disputa dei Mondiali. Spezzare il ritmo gara è un peccato, stiamo crescendo notevolmente e nel derby vinto con il Cingoli abbiamo raggiunto il punto più alto del percorso fino a oggi. Ora, siamo concentrati sulla condizione atletica dei ragazzi, sulla resistenza. Lavoreremo come sempre, a testa bassa”.
Ai tifosi e partner: “Non potrebbe esistere tutto ciò senza l’apporto dei partner, che ringrazio, e dei nostri tifosi. Il palazzetto è sempre pieno, spiccano i giovani: siamo fortunati. Le panchine a ridosso degli spalti sono un valore aggiunto, i sostenitori rappresentano il nostro ottavo uomo sul parquet”.
Non manca un messaggio per Francisco Cuello, che tra pochi giorni si sottoporrà a un intervento al ginocchio: “Auguro ogni bene a Francisco – dice Campanile -. Ci sono passato, dovrà avere la pazienza di recuperare, ha un futuro meraviglioso all’orizzonte. La velocità di recupero è importante, ma non deve essere confusa con la fretta. Servirà costanza, lo aspettiamo ancora più forte di prima. Nel frattempo, non vediamo l’ora di riavere Juan Pablo Cuello a completa disposizione. Il suo apporto sarà fondamentale, lo sappiamo bene”.
Campanile conclude: “Sono tornato a Chiaravalle in punta di piedi tre anni fa. Sto benissimo. Ringrazio il presidente Maltoni e la società che mi hanno accolto a braccia aperte. L’ambiente è meraviglioso, c’è rispetto reciproco e altrettanta stima dei ruoli. A volte ci si confronta in maniera più decisa, ma anche questi dialoghi, che non fuoriescono dai binari del rispetto, portano a una crescita collettiva”.