Serie A1 Femminile. La Casalgrande Padana fa i conti con un altro passaggio a vuoto.

CELLINI PADOVA – CASALGRANDE PADANA 30 – 20

CELLINI PADOVA: Djiogap Y. 1, Djiogap C. 4, Eghianruwa B. 6, Rodriguez, Djiogap V. 7, Broch (P), Meneghini 3, Aroubi F., Prela, Eghianruwa S. 2, Okorie, Enabulele (P), Bozza, Eghianruwa A. (P), Barresi 7, Aroubi S. Allenatore: Abderrahman Saadi.

CASALGRANDE PADANA: Bonacini (P), Mangone 6, Giombetti 1, Franco 4, Furlanetto 7, Bordon (P), Apostol, Artoni S., Rondoni C., Giubbini (P), Artoni A. 1, Baroni, Giovannini, Mattioli 1, Lusetti. Allenatore: Marco Agazzani.

ARBITRI: Prandi e Pipitone.

NOTE: primo tempo 15-12. Rigori: Cellini Padova 1 su 3, Casalgrande Padana 2 su 3. Esclusioni per due minuti: Cellini Padova 2, Casalgrande Padana 4.

Ancora una volta, non ci siamo: al pala Farfalle di Padova la Casalgrande Padana è riuscita a reggere soltanto nel 1° tempo, poi l’oggettivo potenziale della compagine veneta ha preso il sopravvento in modo netto e inequivocabile. Senza dubbio, si sapeva benissimo che la trasferta contro le rossoblù sarebbe stata tutt’altro che semplice: del resto Padova è arrivata a sfiorare i playoff scudetto, e peraltro nella fase di ritorno è stata capace di costruire un cammino degno dell’altissima classifica. Tuttavia, a suscitare dubbi è l’atteggiamento messo in campo dalle biancorosse: in vari momenti soprattutto della seconda frazione di gioco, le ragazze ospiti hanno espresso un’indole demotivata e a tratti quasi rinunciataria. A rendere ancora più difficile la situazione ci si è messa pure la sfortuna: Marianna Orlandi non ha potuto scendere in campo a causa di un improvviso infortunio al ginocchio, e con tutta probabilità il cammino dell’ala classe 2000 in questa stagione agonistica può già dirsi terminato. Ad ogni modo, per arrivare alla salvezza diretta serve una fibra caratteriale di ben altro stampo: nonostante tutto la classifica continua a sorridere alla Casalgrande Padana, ma mancano ancora 2 partite che saranno decisive per disegnare le reali prospettive della formazione ceramica.

Per quanto riguarda l’andamento dell’incontro, il confronto disputato sabato 1° aprile a Padova era valevole per il 20° e terzultimo turno della stagione regolare di A1 femminile. Come detto, la gara si apre all’insegna dell’equilibrio: il Cellini è frizzante fin da sùbito, ma almeno sulle prime la Padana riesce a rispondere colpo su colpo. Al 10′ situazione in perfetta parità, sul 5-5: una situazione di equilibrio che prosegue anche nelle fasi successive, come testimonia l’8-8 maturato dieci minuti più tardi. Sul finire della frazione, le padrone di casa mettono a segno un primo allungo significativo ma non ancora decisivo: la prima frazione di gioco si chiude così con le rossoblù avanti di 3 lunghezze, sul 15-12.

I veri guai per la Padana arrivano nella ripresa: al 40′ Padova conduce sul 18-15 e quindi le casalgrandesi sono ancora in partita, ma poi il Cellini esprime una visibile e perentoria supremazia territoriale. Al 50′ l’organico patavino è avanti sul 27-17, e a quel punto la gara può di fatto dirsi conclusa: i 600 secondi conclusivi servono soltanto per delineare l’esatta entità dell’affermazione padovana. La Padana non riesce a trovare le forze necessarie per riaprire la gara, e così il risultato finale conferma il divario maturato a 10 minuti dal termine: 30-20.

A livello di prove individuali, nella Casalgrande Padana spiccano comunque i 7 gol realizzati da Ilenia Furlanetto. Quanto al Cellini, valutazioni molto elevate per tutte le protagoniste in maglia rossoblù: una nota particolare per la fromboliera Vanessa Djiogap, ha conquistato la palma di miglior realizzatrice dell’incontro proprio come la capitana biancorossa.

“Qui al pala Farfalle abbiamo avuto un’inutile e dannosa paura di perdere – commenta Marco Agazzani, trainer della Casalgrande Padana – Con un simile atteggiamento, così remissivo e impaurito, di certo non si può andare da nessuna parte. Le nostre difficoltà sono innanzitutto mentali: le vedo chiaramente sui volti delle ragazze. Appena subentra una prima difficoltà, o qualcosa che va storto, la squadra va nel pallone e non riesce a reagire come bisognerebbe: la conquista della salvezza diretta è ancora possibile, ma per avere la certezza di arrivarci serve cambiare registro quanto prima. Contro il Cellini abbiamo sbagliato una quantità industriale di conclusioni a rete, commettendo imprecisioni legate in primo luogo al timore di sbagliare e probabilmente a una certa mancanza di fiducia. Viceversa Padova ha sfruttato al meglio tutti questi nostri errori, e non ha affatto perso tempo nel trovare le traiettorie giuste per colpirci in contropiede”.

“C’è poi un ulteriore aspetto che vorrei sottolineare, assumendomi personalmente la piena responsabilità di ciò che dico – prosegue Agazzani – Nelle ultime settimane, stiamo subendo qualche decisione arbitrale che si presta quantomeno a qualche discussione. Dico tutto questo senza nulla togliere ai meriti del Cellini Padova, che ha fatto onestamente la propria partita portando a casa il risultato: inoltre, le pecche arbitrali non possono affatto rappresentare un alibi dietro cui nascondere i limiti che abbiamo evidenziato”.

Adesso la Casalgrande Padana è sempre settima a quota 16 punti: la Securfox Ariosto Ferrara ha perso sul parquet di Pontinia, e dunque la situazione rimane identica a quella del turno precedente. Biancorosse e ferraresi a pari punti, ma Furlanetto e socie salve direttamente grazie al vantaggio negli scontri diretti. “I rimpianti ci sono eccome – prosegue Agazzani – Pur trattandosi di una squadra forte, credo che il Cellini abbia comunque fornito una prova alla nostra portata: il fatto di non averne approfittato rende ancora più cocente la delusione legata a questo ko”. Ora la serie A1 prevede una pausa, per la Pasqua e per gli impegni della Nazionale Seniores: di nuovo in campo sabato 22 aprile, quando la Casalgrande Padana sarà al pala Keope per il confronto casalingo con la super potenza Cassa Rurale Pontinia (ore 18,30). “Non siamo affatto nella condizione di poter vivere di rendita – rimarca il timoniere casalgrandese – Per evitare i playout bisogna ottenere almeno una vittoria, e tra l’altro non è affatto escluso che ne servano addirittura due. Quest’anno la buona sorte non ci sta affatto dando una mano: prima l’infortunio autunnale a Nahomi Marquez Jabique, e adesso questo nuovo intoppo che riguarda Marianna Orlandi. D’altronde, per arrivare alla salvezza diretta non si può certo stare a piangere continuamente sugli infortuni: sono problemi con cui dover fare i conti, mettendo in campo una rinnovata dose di concentrazione e una robusta scorza caratteriale. Nonostante le difficoltà che stiamo attraversando in questi ultimi tempi, ritengo che la sfida casalinga con Pontinia non sia affatto così scontata a favore delle gialloblù: tuttavia questa pausa dovrà servirci per recuperare slancio e convinzione, doti già espresse in occasione del recente blitz a Prato”.

“Le nostre ragazze hanno interpretato la partita in maniera efficace e senza tentennamenti – afferma quindi il tecnico padovano Abderrahman Saadi – Oltre ai buoni meriti che questo Cellini ha evidenziato a livello offensivo, ritengo che a fare la differenza sia stata la difesa. Casalgrande può contare su realizzatrici di ottimo livello, che tuttavia contro di noi hanno faticato: senza dubbio abbiamo applicato le mosse giuste per fermare la grande potenza offensiva di Ilenia Furlanetto, e soprattutto quella di Asia Mangone. Per noi si tratta di un’affermazione non certo scontata, contro avversarie che non sono mai semplici da affrontare: un successo che dà ancora più prestigio al lavoro svolto fin qui”.

Le rossoblù non possono più raggiungere i playoff scudetto: se anche ci fosse un arrivo a pari punti con Bressanone, si qualificherebbero comunque le altoatesine sempre in virtù del vantaggio negli scontri diretti. “Il nostro obiettivo primario stava nel migliorare notevolmente i risultati ottenuti nel 2021/22, e la missione può dirsi compiuta – sottolinea Saadi – Purtroppo durante l’andata abbiamo dovuto fronteggiare una serie di infortuni, che ci hanno impedito di poter conquistare qualche punto in più. Tuttavia in fin dei conti non è affatto il caso di lamentarsi, perchè le ragazze hanno comunque portato avanti un percorso davvero notevole: sia in termini di qualità tecnica, sia per quel che concerne la spiccata personalità messo in campo. Con queste premesse, magari il prossimo anno potremo davvero puntare con fermezza a conquistare un posto negli spareggi scudetto. Per quel che concerne la Padana, io ho grande stima di Casalgrande perchè ha una filosofia molto simile alla nostra: un modo di lavorare improntato su una forte valorizzazione dei talenti in arrivo dal settore giovanile. Anche per questo, ritengo che le biancorosse abbiano comunque ciò che serve per arrivare alla permanenza nella categoria senza passare attraverso i playout”. Sabato prossimo, il Cellini farà visita a Cassano Magnago.

LA SITUAZIONE IN SERIE A1 FEMMINILE. Gli altri risultati del 20° turno sono Bressanone Südtirol-Starmed Tms Teramo 31-24, Mezzocorona-Cassano Magnago 20-19, Cassa Rurale Pontinia-Securfox Ariosto Ferrara 32-22, Alì Best Espresso Mestrino-Jomi Salerno 28-29 e Tushe Prato-Ac Life Style Erice 21-37.

Classifica: Jomi Salerno 37 punti; Cassa Rurale Pontinia 32; Ac Life Style Erice 30; Bressanone Südtirol 29; Cellini Padova 25; Cassano Magnago 22; Casalgrande Padana e Securfox Ariosto Ferrara 16; Tushe Prato 12; Mezzocorona 11; Alì Best Espresso Mestrino 6; Starmed Tms Teramo 4.

MANGONE IN NAZIONALE. Ora Asia Mangone si appresta a fare ritorno nei ranghi della Nazionale Seniores, guidata dal dt Beppe Tedesco: il terzino della Casalgrande Padana, classe 2005, fa parte dell’organico azzurro che è atteso da una doppia sfida con la Slovenia. La sfida di andata si giocherà sabato prossimo 8 aprile dalle ore 18.30, sul parquet del pala Santa Filomena di Chieti: il ritorno pochi giorni dopo, mercoledì 12 al Kodeljevo di Lubiana (ore 17,30). In palio un posto nella griglia dei prossimi Campionati mondiali, previsti in Scandinavia a fine 2023.