Serie B: la KeyJey Ragusa Pallamano Ragusa pareggia con lo Scicli

La KeyJey Ragusa Pallamano Ragusa si morde le mani per essersi dovuta accontentare del pareggio in occasione dell’atteso derby con lo Scicli. E’ finita 23-23 (13-12 per i ragusani il parziale del primo tempo) dopo una gara vietata ai deboli di cuore in cui, così come prospettato alla vigilia, è stata l’intensità agonistica a farla da padrone. A tutti i livelli. I ragusani, sin dall’inizio, mettono a segno goal su goal con lo scopo di cercare di costruire subito un divario consistente e potere così giostrare la partita con assoluta tranquillità.

Ma nonostante l’impegno profuso, il sette allenato da Saro Cappello non riesce a costruire il vantaggio della sicurezza. E tutto ciò sebbene i locali costruiscano diverse occasioni per potere mettere la parola fine al match. Eppure gli iblei non riescono a trovare il “la” decisivo, sebbene mettano in taccuino ben dieci azioni libere a tu per tu con il portiere sciclitano che si chiude a saracinesca diventando praticamente impermeabile.

“Siamo sempre stati in vantaggio per quasi tutto il match – afferma l’allenatore Cappello – con un buon primo tempo caratterizzato da azioni e ripartenze veloci. Circostanza che non siamo stati in grado di reiterare nella ripresa”. Solo nel finale, lo Scicli riesce ad accumulare un vantaggio di due reti che poi i ragusani recupereranno. “Che dire – aggiunge Cappello – siamo stati scellerati. Abbiamo creato parecchio in attacco, oltre a diverse combinazioni di gioco, ma non siamo riusciti a concretizzare tiri in libertà buttando al vento numerosi palloni”.

E il presidente della KeyJey Pallamano Ragusa Giuseppe Girasa aggiunge: “Un grande rammarico. Nonostante lo Scicli possa contare su cinque giocatori provenienti da Palermo, uno da Enna e uno da Catania, non ci è sembrato così irresistibile così come avrebbe dovuto essere. Però, la colpa è nostra perché siamo stati spreconi e superficiali, lasciando un altro punto per strada. Adesso siamo attesi, sabato prossimo, dalla trasferta di Avola e qui spero che i ragazzi escano fuori la grinta e la determinazione che li contraddistingue”.