Nonostante la sconfitta contro il Cologne nell’ultima giornata di regular season, il Romagna ha conquistato la salvezza matematica in Serie A Silver. La classifica finale vede infatti tre squadre appaiate a 19 punti: Haenna, Lanzara e Romagna. Se le prime due dovranno affrontare i playout per garantirsi la permanenza nella categoria, il Romagna, grazie alla classifica avulsa, è già matematicamente confermato in Serie A Silver. A fare la differenza per i romagnoli è stato il numero di vittorie negli scontri diretti, che li ha visti prevalere sulle altre due compagini. Una stagione che, pur essendosi conclusa in anticipo, permette ora al club di pianificare il futuro con maggiore serenità. Per raccontare questa annata, abbiamo intervistato il capitano Rinaldo Ceroni.
Il punto sulla stagione del Romagna
“La stagione del Romagna è iniziata già ad agosto con numerosi cambiamenti: diversi giocatori sono partiti, altri sono arrivati, e l’organico si è rinnovato profondamente, accompagnato anche dall’ingresso di un nuovo allenatore. È stata una stagione caratterizzata da alti e bassi. Siamo partiti molto bene, nonostante due gravi infortuni alla prima giornata, ma poi abbiamo vissuto un periodo difficile, con una serie di sconfitte in 4-5 partite che sulla carta sembravano alla nostra portata. Questo ha sicuramente influito sul morale della squadra, che non era dei migliori, ma non ci siamo abbattuti: ci siamo rimboccati le maniche e siamo tornati a fare punti importanti. Tuttavia, nonostante gli sforzi, abbiamo perso nuovamente punti cruciali, per poi ritrovare la giusta forma nel finale di stagione, evitando così la lotteria dei playout. In definitiva, non è stata una stagione da considerare un fallimento, ma piuttosto una fase di transizione e crescita, soprattutto per i nostri giovani, che l’anno prossimo sicuramente faranno la differenza“.
Soddisfatti sì, ma con qualche rammarico…
“Nonostante la soddisfazione per aver conquistato la salvezza senza dover passare dai playout, sarei un bugiardo se dicessi che non siamo dispiaciuti per non essere riusciti a fare di più. L’obiettivo iniziale era puntare ai playoff: l’organico c’era, eravamo partiti bene, ma per vari motivi non siamo riusciti a raggiungerlo. Non avevamo nulla in meno rispetto alle squadre di testa e ce la siamo sempre giocata con tutte. La classifica, infatti, evidenzia quanto il campionato sia stato equilibrato. Tranne Trieste, il resto della graduatoria è stato sempre molto compatto e ogni giornata poteva riservare sorprese. Lo si è visto anche dall’ultima giornata, dove tutto era ancora in gioco, dai playoff ai playout. L’anno prossimo sono convinto che il Romagna darà il 110% e cercherà di arrivare ai playoff”.
Gli oneri e onori della fascia di capitano
” Indossare la fascia da capitano è sempre un onore. Significa essere un esempio e un punto di riferimento per la squadra, soprattutto nei momenti più difficili. Per me è stato un privilegio essere capitano di questi ragazzi. La maggior parte della squadra ha un’età compresa tra i 19 e i 22 anni, mentre io ne ho 37, quindi li considero tutti come fratelli minori. Voglio trasmettere loro non solo la passione per la pallamano, ma anche valori importanti, cercando di aiutarli a diventare non solo ottimi giocatori, ma anche persone leali e con principi solidi. Questa stagione non è stata facile, ma spero di aver dato il mio contributo alla crescita del gruppo, al quale sono profondamente legato sotto ogni aspetto“.
Tra passato, presente e FUTURO…
“Al momento non saprei cosa rispondere riguardo al mio futuro. Da un lato, è stato un anno molto impegnativo, lungo e difficile, che mi ha tolto tante energie. Inoltre, l’età non gioca a mio favore: vorrebbe dire iniziare una nuova stagione con 38 anni e farlo in un gruppo di giovani che corrono il doppio di te. Quindi, da una parte, sento che potrebbe essere il momento di fermarmi. Ma poi c’è la parte irrazionale e giovane di me che mi spinge a continuare, a mettermi di nuovo alla prova, perché credo di poter ancora dare qualcosa. Soprattutto, vorrei finire in bellezza, non lottando per la salvezza, ma cercando di competere per i playoff, e se possibile, puntare a qualcosa di più. Penso che parlerò con la società e insieme decideremo cosa sia meglio per la squadra. Probabilmente dovremo aspettare fino a settembre per avere le idee più chiare. Per il resto, forza Romagna!”.
FOTO A CURA DI ANNALISA MAZZINI