Riccardo Trillini continua ad inanellare successi. Ormai è il terzo anno che l’allenatore italiano, con un gran curriculum alle spalle nella nostra pallamano, porta avanti la sua amata professione in Lussemburgo, alla guida dell’HB Kaërjeng. Vittoria del campionato al primo anno, tre finali della Coppa Nazionale di cui due vittorie, consecutive, l’ultima in ordine di tempo del 27 Febbraio scorso: 31-30 lo score al termine di una partita molto lottata contro i forti rivali del Red Boys Differdange. L’allenatore italiano, che tanto bene ha fatto nei suoi anni di militanza nel nostro Paese, si è reso disponibile alla nostra Redazione per parlare di questo, ennesimo, trofeo: “La vittoria in Coppa è stata una soddisfazione incredibile. Una grande gioia trionfare ancora qui in Lussemburgo dove questa manifestazione è molto sentita e seguita. Abbiamo battuto la squadra attualmente più forte del campionato nonostante l’assenza di uno dei nostri migliori giocatori, Francesco Volpi. Vista la sua assenza abbiamo lavorato un bel po’ su una nuova difesa che ha dato, per fortuna, i suoi frutti. E’ stata una gara giocata benissimo dai miei ragazzi, siamo stati in grado di mostrare una pallamano bellissima. Quando un allenatore vede in campo l’attuazione degli schemi e di quanto provato in allenamento si sente gratificato, vede il suo lavoro premiato e questa è una grande gioia. E’ chiaro che i protagonisti restano i giocatori ma per come l’ho vissuta è stata stupenda anche per me. L’esperienza in Lussemburgo? Qui è fantastico, per me è una grandissima sfida e nonostante ci siano campionati più blasonati e famosi qui resta affascinante. Un campionato molto lottato, tante squadre forti che possono contendersi i titoli fino all’ultimo. Le soddisfazioni professionali sono innumerevoli, qui regna l’equilibrio e non c’è nulla di scontato. Solo noi siamo stati una conferma disputando tre finali consecutive ma abbiamo sfidato tre avversari diversi, un altro segnale di quanto sia impronosticabile il tutto. La stagione? Non è cominciata nel migliore dei modi, siamo ripartiti dalla quinta posizione ed ora siamo secondi ad un punto dalla capolista, non ci siamo più fermati. I giocatori sono consapevoli di essere forti e competitivi, nei momenti difficili erano a conoscenza che ne sarebbero usciti presto, non si abbattono facilmente. Io, poi, sono un rullo: pretendo sempre il massimo anche dopo aver vinto una Coppa”. E infine non poteva mancare la fatidica domanda: pensi di tornare in Italia? “Per ora no, non so in futuro cosa succederà ma fin quando mi vorranno qui sarò ben lieto di restarci. La mia situazione lavorativa ed economica mi permette di vivere bene. Il campionato italiano? L’ho seguito nel modo in cui mi era permesso dagli impegni, ho saputo del progetto del girone unico, sarebbe un’ottima svolta”. Un grazie a Riccardo Trillini.
