C’è un conto in sospeso con Merano per i ragazzi di mister Serafini. All’andata il Carpi dovette incassare una cocente sconfitta con il goal partita per gli ospiti all’ultimo minuto. Ad oggi però gli altoatesini hanno dimostrato di avere una difesa più fragile di quella del Carpi e i bianconeri, rispetto ad inizio campionato, hanno aumentato il loro peso offensivo.
Nonostante l’avvio positivo di Merano con un 3 a 0 dopo appena quattro minuti ed un Carpi che fatica a centrare la porta avversaria, Jurina con delle splendide parate riesce a contenere il vantaggio dei padroni di casa. Al 10’ l’estremo difensore croato, non nuovo da queste parti per i suoi trascorsi a Bolzano, riesce ad ipnotizzare anche la formidabile ala argentina Cuello e a mantenere i suoi a meno 2. Poi la seconda fase del Carpi si fa più efficace e l’andamento della partita cambia. La difesa 3-2-1 molto alta di Merano consente ai tiratori bianconeri ampi spazi. È soprattutto Kasa ha infilare ripetutamente Martelli. Mentre è il pallonetto morbido di Sortino a portare gli ospiti in vantaggio al 19’. Passa appena un minuto e Beltrami, servito da Marsan, fa volare i suoi in doppia cifra.
Gli ospiti continuano un giro palla ragionato ma proficuo e con Eric arrivano anche a +3 al 28’, quando però Marco Beltrami riceve un cartellino rosso per fallo involontario ma irruente su Max Prantner. Il primo tempo termina 12 a 13 per gli ospiti, tuttavia l’episodio dell’espulsione condizionerà pesantemente il proseguo della gara.
Al rientro dagli spogliatoi appare evidente come il Carpi abbia accusato mentalmente la perdita del suo riferimento davanti e il Merano ne approfitta. Martini pareggia i conti al 3’ della ripresa e complici i troppi palloni persi da parte emiliana, i padroni di casa con Visentin sono già a +4 a metà secondo tempo. Poi Kasa accorcia ma al 21’, con il Merano in passivo, Max Prantner si inventa un sottomano che fulmina Jurina per il 24 a 20.
Non basta un Kasa devastante per tenere in piedi una partita che appare ormai indirizzata sui binari di un’altra sconfitta. Per la compagine carpigiana c’è ancora il tempo di sbagliare qualche rigore e di lasciare al pivot avversario Cascone, poco utilizzato quest’anno da mister Prantner, l’onore della quinta rete personale. Il punteggio finale di 26 a 23 dice di una debacle che si poteva forse evitare.
Carpi non vendica la sconfitta dell’andata ma può considerare quanto di buono fatto vedere nel primo tempo, contro una squadra, quella di Merano, che comunque abita le zone alte della classifica.