UN SOLO PUNTO DI SCARTO CONDANNA LA KEYJEY RAGUSA ALLA SCONFITTA

Una partita buttata alle ortiche. Soprattutto il finale quando sembrava che i ragusani potessero operare il sorpasso decisivo. E, invece, la Keyjey Ragusa ha dovuto issare bandiera bianca proprio nelle fasi conclusive del match, perdendo un confronto di importanza cruciale per migliorare la classifica. Sabato sera, al Palaparisi di Ragusa, è finita 30-31 per il Benevento, squadra che, così come annunciato alla vigilia, si è annunciata particolarmente ostica e che, non a caso, occupa la terza posizione in classifica nel girone C del campionato di Serie A2. I locali, guidati in panchina da Mario Gulino, hanno cercato di dare il massimo, pur a fronte delle numerose assenze con cui hanno dovuto fare i conti. Chi è sceso in campo si è impegnato sino allo spasimo, gettando il cuore oltre l’ostacolo, dando prova di avere ben chiaro quale sarà l’obiettivo della stagione, cioè correre e sudare a ogni piè sospinto per cercare di ottenere i risultati necessari per conquistare la permanenza. Il primo tempo si è chiuso con i ragusani sotto di quattro lunghezze (14-18). Ma nella ripresa i locali hanno premuto il piede sull’acceleratore, provando a fermare l’irruenza dei campani. E, però, a causa di un attacco che, nelle sortite decisive, si è rivelato poco fluido e di una difesa che non è stata registrata nella maniera migliore, con troppi spazi vuoti che hanno favorito l’incunearsi degli avanti del Benevento, la Keyjey Ragusa è mancata in quei fondamentali che avrebbero potuto garantire un esito differente del match. Tanto rammarico, dunque, in casa iblea, per l’esito di questa contesa ma si guarda già al futuro con l’obiettivo di cercare di recuperare il più possibile tale passo falso. Dopo sei gare, con sole due vinte, i ragusani possono contare su appena quattro punti in classifica.