UNDER 15: PALLAMANO TRIESTE CAMPIONE REGIONALE

Alla fine ha vinto la squadra più organizzata e tecnicamente più preparata, come previsto, ossia il Trieste di mister Schina che si è portato a casa l’intera posta, titolo regionale già matematicamente suo, essendo l’unica formazione friulana in corsa e anche il campionato d’area battendo in sequenza San Vito Marano e Torri di Quartesolo.

Due gare senza storia dove i giuliani hanno sin da subito prevalso sugli avversari chiudendo anzitempo entrambe le sfide. L’altra sfida, per il titolo Veneto è andata al Torri di Q. opposto ad un Cus Venezia piuttosto deludente, apparso impreparato e poco reattivo. I vicentini partono a razzo e ben decisi, in
difesa dimostrano subito agli avversari di non cedere un centimetro e piazzano una serie di parziali che affossano già nella prima frazione le ipotetiche velleità dei veneziani. Il 14 a 7 di fine tempo è perentorio e quì si aspetta una reazione decisa da parte dei ragazzi di Varponi che però non arriva, anzi, i berici, nella ripresa, affondano i colpi e in breve allungano fino al +10, Zanon e soci purtroppo subiscono passivamente il parziale costretti ad avventurarsi in giocate individuali spesso controproducenti.

Con l’avversario ormai allo sbando, il Torri molla la corda e tira il fiato gestendo senza patemi il risultato finale (30-21). Nella finalina per il terzo posto si affrontano il giovane San Vito M. e Il Cus Venezia, all’
apparenza sembra una partita segnata dalla fisicità dei lagunari che dovrebbero fare un sol boccone degli avversari, ma così non è stato e i veneziani sono riusciti a mantenere in partita il San Vito M. per gran parte dell’incontro (p.t. 16-13 r.f. 33-26), paradossalmente, se i vicentini avessero adottato una tattica difensiva più aggressiva probabilmente avrebbero lottato alla pari fino alla fine magari con un risultato a sorpresa.

Dal versante veneziano, c’è un po’ di rammarico per il mancato successo, anche se, in questo contesto non si poteva fare tanto di più, bisognava seguire un percorso diverso rispetto a quello intrapreso a inizio stagione. Quello che realmente preoccupa è voler scaricare le colpe della sconfitta sui ragazzi scesi in campo, senza capire che in realtà sono gli unici a non averne.