Unificato il regime IVA per pubblicità e sponsorizzazioni

moneyGià colpito dalla scure del CONI che lo ha “purgato” di oltre venti milioni di euro – da redistribuire tra gli altro sport – il calcio porta in dote allo sport italiano un altro graditissimo “cadeau”. La Lega Nazionale Dilettanti ha, infatti, portato a casa un grande risultato in materia fiscale per le società dilettantistiche e non soltanto calcistiche.

Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato in maniera definitiva il decreto legislativo relativo alle semplificazioni fiscali. In particolare, l’articolo 29 (che introduce delle modifiche al sesto comma dell’articolo 74 del DPR 633/72) prevede l’unificazione fortettaria dell’IVA al 50% sia per i proventi derivanti da pubblicità sia da sponsorizzazioni raccolti dalle società ed associazioni sportive dilettantistiche che hanno optato od optano per la legge 398 del 1991.

Il decreto, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, rappresenta un traguardo importantissimo per l’intero universo delle ASD. Con la sua attuazione si eliminano di fatto storture ed interpretazioni difformi delle norme che hanno generato equivoci e contestazioni in materia fiscale.

Ma qual è la sostanza introdotta dal decreto? Come è noto la legge 398/1991 stabilisce all’articolo 2, terzo comma, che i soggetti che scelgono il trattamento tributario cosiddetto forfettario, che conseguono proventi derivanti dall’attività commerciale legata all’attività sportiva, vedano applicata l’IVA secondo le modalità previste dal quinto (ora sesto) comma dell’articolo 47 del DPR 633/72.

Tali modalità prevedevano, nella precedenza stesura, che la detrazione venisse forfettizzata al 50% per le operazioni imponibili. Però, nel caso in cui fossero state effettuate anche prestazioni di sponsorizzazione, cessioni o concessioni di diritti di ripresa televisiva o radiofonica connesse all’attività della società, l’imposta veniva applicata con la stessa modalità ma forfettizzata al 10% per le operazioni di sponsorizzazione ed in misura pari ad un terzo per le cessioni e le concessioni radiotelevisive.

Ora, invece, l’articolo 29 del nuovo decreto legislativo elimina questa differenziazione, facendo in modo che la detrazione forfettaria IVA sia ora unificata al 50% dell’IVA incassata sia sui proventi di pubblicità che di sponsorizzazione per tutti quei soggetti che optano per la legge 398/1991. Nello specifico si tratta di una norma che pone fine all’incertezza sulla natura dei proventi. Incertezza che è stata spesso oggetto di contestazioni.

Pertanto, dall’IVA gravante sui proventi di sponsorizzazione indicati in fatture emesse successivamente alla data di entrata in vigore del decreto (che decorre dal giorno seguente alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale), le società che fruiscono della legge 398/1991 potranno detrarre fortettariamente il 50% versando l’altro 50% già con la liquidazione del trimestre in corso (ottobre-dicembre 2014). In attesa di un rivisitazione completa delle ASD, un significativo passo in avanti. Altri se ne attendono per facilitare il finanziamento delle associazioni.