UN’ITALIA TUTTA CUORE E IDEE LOTTA CONTRO L’UNGHERIA: I MAGIARI PASSANO A PADOVA

Un’atmosfera fantastica, una bella partita e i dettagli che, come sempre, decidono. Si riassume così il 30-22 (p.t. 15-10) con cui l’Ungheria supera l’Italia alla Kioene Arena di Padova nel match valido per la 2^ giornata del Gruppo 7 di qualificazione agli EHF EURO 2020 di Norvegia, Svezia e Austria.

In oltre 3.000 sugli spalti: Padova e la Pallamano italiana rispondono in maniera perfetta, emozionante alla chiamata azzurra, in una serata speciale per tutti. Perché arriva l’Ungheria, grande avversaria, e perché l’Italia, nel celebrare i 50 anni della sua Federazione, scende in campo eccezionalmente in maglia rossa come tributo al Trieste, il club più titolato d’Italia.

E sarà l’atmosfera, sarà la voglia di reagire alla prestazione in Russia, ma l’Italia che affronta l’Ungheria è una squadra concentrata, con le idee chiare e la voglia di stupire. Te ne accorgi subito, da come i ragazzi di Riccardo Trillini rispondo colpo su colpo alle avanzate dei magiari. Segnano Parisini e Turkovic per il 2-2 al 5’. Il pivot Banhidi è l’anima del gioco magiaro, finalizzatore di gran parte delle azioni d’attacco della squadra allenata da Csoknyai. Al 9’, con una prodezza di Michele Skatar, l’Italia è ancora lì sul 5-5. Parità anche al 16’ con Iballi dalla linea dei 7m. Poi il break, grazie al quale l’Ungheria accelera fino al 13-8: questo è il primo, più significativo parziale della sfida. L’Italia trova con Dapiran la via del 13-10, ma spreca un attimo dopo, sempre con l’ala triestina, il nuovo -3 in contropiede e va al riposo sotto 15-10.

L’inizio di ripresa è nel segno ancora di Gianluca Dapiran, autore di una girella pregevole che vale il 16-12. Si gioca da 34’. La risalita è lunga, faticosa, ma nella faretra di Trillini sbuca anche la freccia targata Davide Bulzamini: suo il 17-14 che tiene gli azzurri in partita. Time-out magiaro. Nel gioco dell’Italia c’è la costante Domenico Ebner tra i pali, premiato MVP a fine gara e sontuoso nella prestazione offerta. Al 44’ ancora -3 sul 20-17. Questo è il punto di contatto che più caratterizza la ripresa. Da qui, con costanza, l’Ungheria fa pagare all’Italia ogni minima sbavatura, ogni piccolezza. I dettagli, appunto. Dai quali si arriva al 27-20 al 56’. Nel mentre spazio per tutti gli uomini a disposizione di Riccardo Trillini, con tante rotazioni e la ricerca continua della velocità. Finale che punisce oltremodo, senza dubbio, gli azzurri: 30-22 che dà i due punti all’Ungheria, ancora a punteggio pieno in compagnia della Russia, che intanto batte 22-21 la Slovacchia.

Proprio contro gli slovacchi, l’Italia tornerà in campo ad aprile per i round 3\4 delle qualificazioni a EURO 2020. Primo atto del doppio confronto fissato per il prossimo 10 aprile al Pala Cattani di Faenza. Poi, a giugno, chiusura dei giochi col remake in Ungheria e in casa contro la Russia, per un trittico decisivo nella corsa al passaggio del turno.

Italia – Ungheria 22-30 (p.t. 10-15)
Italia: Ebner, Moretti 1, Bulzamini 2, Maione 1, Savini, Sonnerer 1, Volpi 1, Bronzo, Radovcic, Argentin, Sampaolo, Iballi 1, Dapiran 1, Turkovic 4, Parisini 6, Skatar 4. All: Riccardo Trillini
Ungheria: Sipos 3, Ilyes, Faluvegi, Schuch, Juhasz 2, Balogh 6, Ligetvari, Szekely, Boka 3, Mikler, Banhidi 5, Ancsin 2, Bartok 1, Bodo 1, Hornyak 6, Lekai 1. All: Istvan Csoknyai
Arbitri: Harabagiu – Stanescu