Un’opaca Casalgrande punita da Cassano. Coach Agazzani: “Atteggiamento sbagliato e gioco basato sulle singole individualità”.

CASSANO MAGNAGO – CASALGRANDE PADANA 29 – 26

CASSANO MAGNAGO: Ferrazzi 6, Montoli 3, Cobianchi 9, Gozzi 2, Piatti (P), Laita, Zanellini 5, Brogi, Macchi, Priolo, Ponti, Zizzo, Barbosu 4, Milan G., Milan A. (P), Bertolino (P). Allenatore: Salvatore Onelli.

CASALGRANDE PADANA: Bonacini (P), Mangone 2, Giombetti 2, Franco 8, Capellini, Furlanetto 4, Bordon (P), Apostol, Artoni S. 2, Rondoni C., Artoni A. 2, Orlandi 2, Baroni, Giovannini, Marquez Jabique 4, Mattioli. Allenatore: Marco Agazzani.

ARB.: Gianna Stella Merisi e Andrea Alejandra Pepe.

NOTE: primo tempo 13-13. Rigori: Cassano Magnago 4 su 5, Casalgrande Padana 3 su 3. Esclusioni per due minuti: Cassano Magnago 3, Casalgrande Padana 3. Espulsa al 14’st Furlanetto (CP) per intervento su Barbosu.

Dopo gli ottimi riscontri in termini di gioco e risultati che la Casalgrande Padana ha fornito prima della pausa, stavolta ci si aspettava davvero di più da parte delle biancorosse: la compagine ceramica ha gettato al vento un’ottima occasione per cogliere quello che sarebbe stato il terzo successo consecutivo in campionato. Nella serata di sabato 8 ottobre, la formazione allenata da Marco Agazzani ha pagato dazio al pala Tacca di Cassano Magnago contro le padrone di casa varesine: una sfida contro avversarie di talento, ma comunque alla piena portata dell’organico ospite. Se la Padana si fosse espressa mantenendo gli stessi standard espressi nelle prime tre partite, di certo Furlanetto e socie avrebbero avuto ottime possibilità di tornare dalla Lombardia con due punti in più: tuttavia le casalgrandesi si sono rivelate davvero irriconoscibili, sia sul piano del gioco sia sotto il profilo dell’atteggiamento. In tal modo le altomilanesi sono arrivate a centrare una vittoria meritata, contro una Padana che senza dubbio ha molto di che lavorare e riflettere per risolvere i problemi legati a questo repentino passo indietro.

Nella fattispecie, il confronto era valido per il 4° turno della serie A1 femminile. Pur avendo fornito una prova sottotono, le biancorosse sono comunque rimaste in corsa fino in fondo per ottenere quantomeno un risultato utile: un aspetto che rende ancora più amaro lo stop rimediato in terra lombarda. Non a caso il 1° tempo ha avuto un andamento all’insegna dell’equilibrio, e i risultati parziali ne danno puntuale testimonianza: 11-11 al 23′, e 13-13 al termine della mezz’ora iniziale. Copione simile durante la ripresa: al 40′ le amaranto conducevano soltanto per due lunghezze sul 20-18, risultato che 4 minuti dopo si è tramutato in un 22-20 sempre a favore delle altomilanesi. Proprio al 44′, la capitana biancorossa ha rimediato un cartellino rosso che ha complicato in maniera ulteriore i piani delle casalgrandesi: tuttavia una Padana sciupona e spesso imprecisa è comunque riuscita a rimanere in partita, tant’è vero che al 50′ la formazione insubrica aveva ancora un limitato margine di vantaggio sul 25-22. A circa un minuto termine, la Padana ha poi buttato via l’opportunità di siglare il 27-27: viceversa la squadra allenata da Salvatore Onelli è stata capace di infilzare la porta biancorossa per ben due volte di fila, piazzando così il guizzo decisivo nell’ottenere un successo che comunque non fa una grinza.

A livello individuale, parecchio grigiore nelle file ospiti: in controtendenza soprattutto la brillante prova della pivot Francesca Franco, miglior realizzatrice nei ranghi della Padana. Per quanto riguarda invece le padrone di casa, spicca la capitana Michela Cobianchi vicina alla doppia cifra: in particolare evidenza pure il terzino Sofia Ferrazzi e l’ala Sara Zanellini.

“Bisogna dire le cose come stanno – esordisce Marco Agazzani, tecnico della Casalgrande Padana – Se avessimo ottenuto un risultato utile, sarebbe stato un vero e proprio furto. Questa sconfitta deriva dallo scarso livello della nostra prova, davvero opaca e inconcludente: salvo soltanto la fase difensiva, ma per il resto abbiamo disputato una partita lontana anni luce dalle tre sfide precedenti. In particolare, non mi è affatto piaciuto l’atteggiamento: le ragazze si sono concentrate in maniera eccessiva sugli spunti individuali, rinunciando a costruire un’efficiente ragnatela di gioco. Troppe soliste, ma nessuna orchestra: un modo di agire che ha determinato una notevole imprecisione in chiave offensiva, senza dimenticare l’eccessiva quantità di palloni persi. Contro Bressanone è arrivata una roboante vittoria, ma in fin dei conti si trattava di una gara in cui non avevamo nulla da perdere: a Cassano invece dovevamo dimostrare chi siamo veramente, e si tratta di un esame di maturità che purtroppo la nostra squadra ha fallito”.

La Padana ha dovuto fronteggiare un paio di assenze: “Il portiere Caterina Maria Mutti ha ripreso ad allenarsi con il resto del gruppo, ma abbiamo ritenuto prudente darle un’altra partita di riposo – evidenzia Agazzani – Inoltre mancava Gaia Lusetti, assente per improvvisi problemi fisici che comunque dovrebbero risolversi in tempo per sabato prossimo. La defezione di Gaia ha senza dubbio il suo peso: lei sa dare ordine alle nostre manovre, e inoltre è l’unica centrale pura all’interno del nostro organico. Tuttavia, le pur rilevanti assenze non possono affatto giustificare questa sconfitta: attaccarsi a chi non c’era sarebbe ingiusto e fin troppo superficiale. A essere sincero temevo parecchio la trasferta di Cassano, e a quanto pare le mie paure erano fondate – prosegue il timoniere biancorosso – Nei giorni che hanno preceduto questa trasferta in Lombardia, ho badato parecchio a mantenere alta la concentrazione delle ragazze: tuttavia, probabilmente dopo il successo con Bressanone è subentrata una certa rilassatezza mista a supponenza. La squadra si è troppo adagiata sugli allori: inoltre, a livello più generale, forse si poteva impostare la preparazione alla gara in altro modo: due problemi di cui mi assumo, ovviamente, tutte le responsabilità del caso”.

Sabato 15 ottobre, a partire dalle ore 15.30, la Casalgrande Padana sarà al pala Keope per il confronto casalingo con l’Ac Life Style Erice: “Impegno davvero arduo, contro quella che in questo momento è la squadra più in forma del campionato – evidenzia Agazzani – Ad ogni modo, se davvero vogliamo migliorare rispetto alla scorsa annata, dovremo senza dubbio costruire una pallamano ben distante da quella espressa al pala Tacca. Davanti a noi si profila un’opportunità di riscossa che bisognerà provare a cogliere fino in fondo, dimostrando che Cassano è stata solo un incidente di percorso. L’obiettivo di tornare sui livelli delle prime tre partite si presenta fattibile, e nei prossimi giorni non lasceremo nulla di intentato per centrare tale traguardo”.

“Mercoledì scorso, 5 ottobre, abbiamo rimediato una sconfitta di misura proprio contro Bressanone – spiega quindi Michela Cobianchi, terzino nonchè capitana amaranto – Il ko con le campionesse d’Italia in carica è arrivato proprio agli ultimissimi secondi, lasciandoci un forte amaro in bocca che tuttavia ha rappresentato la spinta giusta per cercare e trovare immediato riscatto. La Casalgrande Padana è da sempre una realtà combattiva e parecchio determinata, che anche stavolta non ha mancato di crearci numerosi grattacapi: d’altro canto, ritengo pure che la nostra affermazione rispecchi in pieno quanto visto sul parquet. Siamo state più incisive e determinate rispetto alle avversarie, mostrando anche un gioco che reputo di pregevole qualità. Abbiamo cercato la vittoria con ogni forza fisica e mentale possibile, ricevendo alla fine il premio che meritavamo”.

LA SITUAZIONE IN SERIE A1 FEMMINILE. Gli altri risultati di sabato 8/10 sono Ac Life Style Erice-Securfox Ariosto Ferrara 36-22, Mezzocorona-Cassa Rurale Pontinia 23-33 e Teramo-Jomi Salerno 21-40. Il 4° turno prevede inoltre due posticipi: il 29 ottobre Bressanone Südtirol-Cellini Padova e il 9 novembre Tushe Prato-Alì Best Espresso Mestrino.

Classifica (tra parentesi il numero di gare disputate): Jomi Salerno 8 punti (4); Cassa Rurale Pontinia, Ac Life Style Erice e Bressanone Südtirol 6 (4); Tushe Prato 4 (3)Casalgrande Padana 4 (4); Cassano Magnago 4 (5); Cellini Padova 3 (3); Mezzocorona 3 (5); Alì Best Espresso Mestrino e Securfox Ariosto Ferrara 2 (4); Teramo 0 (4).

Nella foto in alto, la pivot casalgrandese Francesca Franco in azione. Le immagini della Padana presenti in questa pagina sono state realizzate da Monica Mandrioli.