Vademecum, i commenti

Nella giornata di ieri è stato pubblicato il Vademecum per la stagione 2016/2017. Le attenzioni dell’intera pallamano italiana era posta su questo documento che, sostanzialmente, da il via alla prossima stagione. La nostra Redazione ha raccolto qualche impressione in merito alla pubblicazione del Vademecum che, com’era facilmente pronosticabile, ha focalizzato i commenti sulla questione “girone unico”. Il presidente del Romagna Mauro Brunori ha sottolineato l’importanza della suddetta modifica che, come si legge nel documento, dovrebbe partire nella stagione 2018/2019: “E’ un cambiamento obbligatorio ormai, io sono molto favorevole, come già avevo avuto modo di affermare in passato, perché renderebbe maggiormente competitivo l’intero movimento. Io credo sia molto positivo specialmente per i giovani perché crescerebbero ad un livello più alto dell’attuale e, se vedi un ragazzo in campo, si può facilmente intuire che abbia ottime qualità altrimenti, vista la competitività di avversari e gare, siederebbe in panchina. Il girone unico sarà il “contenitore” delle migliori squadre d’Italia e lo spettacolo, tra le altre cose, aumenterebbe di sicuro”. Dello stesso avviso anche l’allenatore del Rapid Nonantola Luca Montanari: “So che in tutto l’ambiente c’è una richiesta a gran voce per il girone unico e credo sia una buona cosa che questa riforma venga applicata tra due stagioni. Le società avranno tutto il tempo per prepararsi anche economicamente, mi aspettavo pochissimi cambiamenti per la stagione che sta per cominciare e così è stato”. Il presidente del Cassano Magnago Massimo Petazzi si è espresso anche sul versante “rosa” oltre ad accodarsi alle dichiarazioni degli addetti ai lavori sopracitati per quanto concerne il maggior tempo concesso alle società prima del girone unico:  “Anche io credo che sia una buona decisione quella di concedere a tutte le società più tempo per organizzarsi prima del girone unico, credo sia fondamentale per stabilire come muoversi. In questo Vademecum, comunque, c’è una buona elasticità nella programmazione perché vengono tracciate alcune linee guida che starà poi alla futura Governance farne tesoro, elaborarle e proseguire nello sviluppo dell’intero movimento. Per quanto riguarda il femminile bisognerà capire prima di tutto il numero delle formazioni partecipanti per comprendere la formula del campionato, attualmente molto vaga. La speranza è che venga eliminata la Poule Play-Off, inserita per incrementare il numero di gare, visto che, in caso di un torneo a 12 squadre, il numero sarebbe sufficiente”. Eloquente, invece, il commento del presidente della Jomi Salerno Mario Pisapia: “Niente di nuovo all’orizzonte”.