Dopo aver analizzato i dati dell’Emilia Romagna, il nostro viaggio attraverso la penisola per mappare le società sportive che fanno pallamano continua risalendo il Nord-Est profondo, ci fermiamo nelle due Venezie (Veneto e Friuli Venezia Giulia), la terza, il Trentino, sarà oggetto di analisi unitamente alla regione Sud Tirol nella prossima puntata. Siamo nel cuore delle autonomie.
I dati in nostro possesso, desunti dai primi comunicati ufficiali federali, ci dicono che sono 29 le società (23 venete e 6 friulan-giuliane) che hanno perfezionato l’iscrizione ad uno o più campionati federali dalle massime categorie nazionali all’Under 14 maschile e femminile. Anche stavolta ci troviamo di fronte a un dato importante che dimostra come la macro-regione sia autosufficiente nella gestione dei campionati.
Il girone di serie BM a 9 squadre promette equilibrio condito dalla tradizionale rivalità locale. Negli altri campionati maschili la partecipazione è dovunque vasta, un campionato misto U20/U18 con 14 squadre iscritte (6 U20 ed 8 U18) divise però in due gironi da 7 squadre, qui la scelta, a differenza dell’Emilia Romagna, è stata la divisione territoriale, quindi non un girone Under 20 ed uno Under 18, ma campionato misto.
Da una parte le squadre del Friuli Venezia Giulia abbinate alle formazioni trevigiane e veneziane, dall’altra le società padovane, veronesi e vicentine. Uno spareggio finale determinerà i campioni regionali veneti.
Stesso discorso anche nella categoria Under 16 che vede ai nastri di partenza ben 16 squadre divise in due gironi da 8 formati con gli stessi criteri precedenti. 17 invece le squadre U14, ma solo perché Malo presenta due squadre, quindi stessa ripartizione geografica e stessa formula.
Anche qui numeri più ridotti nel settore femminile: alle 7 squadre di seconda divisione (erano 8 ma il Barracuda ha dato forfait), si aggiungono solo 5 formazioni Under 18, 6 Under 16 e 6 under 14. A dire il vero la qualità femminile è molto elevata, a tal proposito basta ricordare che i tre titoli nazionali di categoria sono tutti in Veneto (Mestrino U18 e 16 e Guerriere Malo U14).
Anche nella macro-regione del Nord-Est, come in Emilia Romagna, manca l’acuto a livello assoluto dopo chiaramente il tramonto dell’era d’oro di Trieste (Stella più 7 scudetti, ma l’ultimo nella stagione 2001/02). Allo stesso periodo (stagione 2000/01) risale l’unico tricolore femminile del Dossobuono (oggi Scaligera Vigasio).
Non a caso Trieste e Dossobuono rimangono le uniche piazze di serie A, anche se dietro, in serie A2 maschile le società venete premono per il salto di categoria. Discorso a parte per il Mestrino femminile, che dopo due ottime stagioni nella massima categoria (quarto e terzo posto finale) riparte quest’anno dalla neonata seconda divisione, per motivi di budget che si spera vengano superati e consentano all’ottima società patavina di ritrovare presto il posto che merita.
Una menzione particolare per la società olimpica Dossobuono che, unica in Italia assieme al Casalgrande, ha avuto il coraggio di fare due serie A, maschile e femminile.