Vittoria amara per la Terraquilia Carpi

Nello spettacolo di “Pala Bursi” totalmente esaurito in ogni ordine di posto è andata in scena l’ennesimo epico capitolo dell’infinita sfida fra Terraquilia Handball Carpi e Junior Fasano. Mai vittoria potrebbe considerarsi tanto amara per la formazione biancorossa costretta a cedere il passo ai pugliesi al termine di sessanta minuti che l’hanno vista prevalere su tutti i punti di vista nel rettangolo di gioco. Erano sette le reti da recuperare ai freschi vincitori della Coppa Italia e la Terraquilia sin dalle prime battute, nonostante lo 0-1 prima e l’1-2 poi, prende le redini del match non riuscendo tuttavia mai a scappare via anche per tre esclusioni per due minuti dubbie che complicano i piani degli uomini di Sasa Ilic. Soltanto l’immenso estremo difensore fasanese Vito Fovio tiene in equilibrio una gara che Carpi, trascinata nel primo tempo dalle reti di Parisini, Beltrami e Basic, tenta di far ampiamente sua già nella prima frazione. Il “Bursi” diventa l’uomo in più e la Terraquilia sul finire di prima frazione trova anche la maniera di chiudere alla sirena sul 12-9, grazie alle pazzesche parate di un Michele Rossi in stato di grazia, che fa tremare i pugliesi e manda negli spogliatoi due squadre visibilmente provate dalla battaglia in campo. Nella ripresa uno stoico Damir Opalic, che decide di rimanere in campo nonostante un dito steccato, riparte nella rincorsa e dopo una decina di minuti ricchi di interruzioni nei quali Fasano riduce il gap sino ad una sola rete di vantaggio per i padroni di casa, la Terraquilia torna a mettere la freccia sino al 22-17 siglato da Carlo Sperti che riaccende le speranze di un pubblico magnifico che ha sempre creduto nell’impresa e che ha saputo esaltarsi ad ogni prodezza biancorossa. A spegnere gli ardori una chiamata dubbia di nove metri per inesistente trattenuta sul capitano pugliese Maione, sul +5 con conseguente contropiede in campo aperto fermato, che spezza la foga di una Carpi stremata per lo sforzo profuso sino a quel momento. A nulla serve nel finale l’ingresso dell’ala destra Giulio Nardo con il conseguente spostamento di Sperti a terzino. Guidata dalle parate di Fovio e dalle reti di Maione la Junior ricuce sino al definitivo 24-21 che la qualifica alla finale e lascia solamente gli applausi alla Terraquilia. Finisce così una stagione ricca di emozioni per Carpi nata fra i mille dubbi degli addetti ai lavori per una rivoluzione tecnica che aveva portato a Carpi tanti giovani, ed un allenatore carismatico e preparato a far da contraltare alla partenza di nomi altisonanti. Missione compiuta per il Patron Claudio Cerchiari e per la sua società che invece hanno dimostrato come attraverso una riduzione dei costi ed un abbassamento drastico dell’età media della rosa siano riusciti ad avvicinarsi maggiormente alla finale prima finale scudetto rispetto alla passata stagione.

Terraquilia Carpi – Junior Fasano 24-21 (p.t. 12-9)

Terraquilia Carpi: Jurina, Rossi, Basic 3, Beltrami 1, Brzic 6, Cuzic 2, Hristov 1, Leonesi, Nardo, Opalic, Parisini 4, Sforzi, Sperti 6, Ceso 1. All: Sasa Ilic
Junior Fasano: Fovio, Cedro, Messina 1, De Santis L. 1, De Santis P. 1, Maione 7, Rubino 1, Riccobelli 4, Alves Leal 6, Marino, Pignatelli, Arcieri, Angiolini. All: Francesco Ancona
Arbitri: Chiarello – Pagaria

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